La Russia potrebbe riuscire a evitare il default? Putin sembra aver allontanato il rischio di fallimento economico, ma solo per il breve periodo. La situazione.
Rispetto a quanto si ipotizzava solamente qualche settimana fa, la Russia potrebbe evitare il default. Secondo le ultime previsioni, Vladimir Putin avrebbe quindi l’opportunità di salvare sé stesso e il proprio Paese dal fallimento finanziario. Uno scenario confermato da una serie di fattori chiave che hanno cambiato l’andamento rispetto all’inizio della guerra in Ucraina.
Ad esempio, l’aumento dei prezzi dei beni di consumo ha visto un netto rallentamento rispetto a quanto si era registrato dall’inizio dell’invasione del Paese confinante da parte di Mosca, passando dal 7,6% di marzo all’1,6% di aprile. A questo si aggiunge il valore del rublo che, dopo essere sceso al suo minimo lo scorso 7 marzo, di 1 a 150 rispetto al dollaro, dal 17 maggio viene scambiato a un prezzo di circa 1 a 62.
Lo stesso rublo è considerato la valuta con la migliore performance mondiale del 2022, andando contro tutte le previsioni che hanno accompagnato la moneta russa dal 24 febbraio 2022, data di inizio della guerra e dell’isolamento di Mosca da parte della comunità internazionale.
Sembra quindi essere stato scongiurato il fallimento per Putin, almeno per ora. Secondo diversi analisi la Russia non sarebbe completamente fuori pericolo dal rischio default, poiché i problemi che al momento sembrano essere risolti potrebbero ripresentarsi in forma anche peggiore nel medio-lungo periodo.
Putin potrebbe riuscire a evitare il fallimento della Russia
Il rallentamento dell’inflazione, che sembrava quasi fuori controllo a cavallo tra febbraio e marzo, è una diretta conseguenza dell’apprezzamento del rublo. Anche questo, come già detto, un fattore sorprendente rispetto a solo qualche settimana fa, che garantisce anche una riduzione dei prezzi di importazione.
Questa inversione di tendenza è la diretta conseguenza di una serie di misure rigorose di controllo di capitali delle imprese nazionali da parte della Banca Centrale Russa, tra cui l’obbligo di convertire l’80% delle loro entrate in valuta estera in rubli. A tale imposizione si aggiunge quella riguardante il pagamento del gas in rubli da parte delle nazioni europee.
In questo modo la Russia è riuscita a onorare il pagamento di due obbligazioni in dollari, con scadenza nel 2022 e il 2042, per un importo complessivo di 650 milioni di dollari, evitando così quello che viene chiamato default tecnico.
Perché la Russia non è ancora fuori pericolo
Il miglioramento della situazione economico-finanziaria interna ha permesso a Putin di bollare come fallita quella che lui stesso ha definito una “guerra lampo economica dell’Occidente”.
Tuttavia, le prospettive a lungo termine sembrano meno rosee. Uno dei principali ostacoli che il Cremlino dovrà affrontare è il possibile deficit di importazioni di materie prime all’interno dei propri confini a causa dello status di nazione più sanzionata al mondo.
Per fare un primo bilancio realistico della situazione economica russa e comprendere se effettivamente si trova fuori dal rischio default, si dovrà quindi attendere almeno la fine dell’anno in corso.
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