Salario minimo in Italia, quale sarebbe il giusto compenso orario?

Simone Micocci

25 Luglio 2023 - 12:27

Salario minimo in Italia, il governo apre: 9 euro sono la cifra giusta? Secondo la Commissione Europea la soglia potrebbe essere anche più bassa.

Salario minimo in Italia, quale sarebbe il giusto compenso orario?

In Italia si accende il confronto sull’introduzione di un salario minimo dopo che da parte di Giorgia Meloni c’è stata un’apertura per un confronto con le opposizioni.

Per il momento però la situazione è ancora in stallo, visto che il governo chiede di rimandare il dibattito a settembre mentre le opposizioni non sono disposte a perdere ulteriore tempo e promettono che oggi voteranno contro l’emendamento presentato dalla maggioranza che di fatto andrebbe a bloccare l’iter legislativo della proposta di legge.

Proposta che, ricordiamo, punta all’introduzione di un salario minimo a 9 euro in Italia, una cifra che secondo alcuni sarebbe troppo alta. Tra questi l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero, come pure Luigi Marattin di Italia Viva il quale ha dichiarato che “la sinistra ha fissato un livello di salario minimo che è uno dei più alti del mondo”.

E d’altronde anche l’Unione Europea sembra essere dello stesso avviso, in quanto ritiene che la soglia di salario minimo giusta per l’Italia sia un’altra, leggermente più bassa rispetto ai 9 euro indicati.

Salario minimo a 9 euro in Italia tra i più alti del mondo?

9 euro lordi potrebbero sembrare pochi, ma se si guarda al salario minimo in altri Paesi non sembra essere proprio così. È vero infatti che se si prende come riferimento il valore assoluto ci sono Paesi che hanno un salario minimo più alto, ma se si tiene conto del salario mediano ci rendiamo conto che con una tale cifra l’Italia sarebbe dietro solamente a Colombia e Costa Rica.

Come spiegato da PagellaPolitica.it, secondo i dati Ocse più aggiornati (al 2021), il Paese con il salario minimo più alto - in termini di valore assoluto - è il Lussemburgo con 15,2 dollari, seguito da Australia (15,1 dollari) e Nuova Zelanda (14 dollari). In termini di valore assoluto l’Italia con un salario minimo di 9 euro sarebbe in decima posizione, dietro a Germania, Francia e Regno Unito.

Se invece si confronta il salario minimo con il salario mediano, ossia lo stipendio mediamente percepito nel Paese, le cose cambiano: secondo il rapporto annuale Inps del 2021, infatti, l’Italia ha una retribuzione mediana oraria - considerando i soli lavoratori dipendenti a tempo pieno - pari a 12,8 euro lordi.

9 euro sarebbe così circa il 75% del nostro salario mediano, una delle percentuali più alte tra quelle dei Paesi Ocse. Solo Colombia (91%) e Costa Rica (81%) fanno meglio, mentre in Europa Germania (51%), Francia (60%) e Regno Unito (56%) sono molto indietro.

Quale sarebbe il giusto salario minimo?

È vero quindi che letto così 9 euro lordi possono rappresentare una cifra persino troppo bassa, ma non si può non tener conto di quello che generalmente è il livello dei salari in Italia. D’altronde, come sottolineato da Giorgia Meloni, il salario minimo è un “perfetto slogan” ma bisogna stare attenti quando lo si introduce per evitare che possano esserci delle conseguenze negative. Ad esempio, se da una parte un livello troppo basso rischia di essere inefficace, fissare una cifra troppo alta potrebbe disincentivare il lavoro in regola.

A tal proposito, l’Europa - dove sono 21 Paesi su 27 ad aver adottato un salario minimo con soli 6 Paesi (Lussemburgo, Olanda, Francia, Irlanda, Belgio e Germania) che superano la soglia dei 9 euro ma tutti con una percentuale inferiore al 75% rispetto al salario mediano - sembra avere le idee chiare su quella che dovrebbe essere la soglia minima in Italia.

Nelle sue raccomandazioni, infatti, la Commissione Europea fornisce un criterio tecnico per calcolare il giusto salario minimo. Nel dettaglio, spiega che:

“La valutazione potrebbe basarsi su valori di riferimento comunemente impiegati a livello internazionale, quali il rapporto tra il salario minimo lordo e il 60 % del salario lordo mediano e il rapporto tra il salario minimo lordo e il 50 per cento del salario lordo medio”.

A tal proposito, in Italia il salario medio orario lordo è di 14,5 euro, mentre come visto sopra il valore mediano lordo è di 12,8 euro l’ora. Quindi, considerando che la giusta proporzione dovrebbe essere pari al 60% del valore mediano, in Italia la soglia ideale per il salario minimo dovrebbe essere di 7,68 euro lordi l’ora.

Va detto che con la contrattazione collettiva questa soglia risulta già soddisfatta nella maggior parte dei casi. Come riportato dall’ufficio studi della Fondazione consulenti del lavoro, nei 61 contratti collettivi di lavoro più diffusi - rappresentativi dell’80% dei dipendenti - in 39 casi c’è una paga oraria minima superiore ai 9 euro, 18 ne hanno una compresa tra gli 8 e gli 8,90 euro mentre i restanti tra i 7 e i 7,90 euro con l’eccezione del Ccnl vigilanza privata che è sotto ai 7 euro.

Generalmente, quindi, la contrattazione collettiva riconosce la soglia minima individuata dalla Commissione europea; il problema semmai sono quei lavoratori che sono scoperti dalla contrattazione, come pure quelli che lavorano in aziende in cui vengono applicati contratti collettivi minori, meno rappresentativi e con condizioni lavorative solitamente peggiori.

Sono questi che beneficeranno di un eventuale salario minimo in Italia, in modo tanto maggiore quanto più sarà alta la soglia fissata a livello nazionale.

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