Salario minimo: Pd, ipotesi raccolta firme per legge di iniziativa popolare

Alessandro Cipolla

20 Luglio 2023 - 11:56

Il Pd potrebbe fare come Unione Popolare e provare a dare vita al salario minimo in Italia attraverso una legge di iniziativa popolare: raccolta firme alle Feste dell’Unità?

Salario minimo: Pd, ipotesi raccolta firme per legge di iniziativa popolare

Il salario minimo è il nuovo cavallo di battaglia del Partito Democratico, con il tema assai sentito anche da parte del Movimento 5 Stelle che, per una volta, potrebbe compattare l’intera opposizione vista la convergenza da parte di Carlo Calenda.

Allo stato delle cose però appare molto difficile che il salario minimo possa vedere la luce in Italia, visto il parere negativo da parte del governo di centrodestra che più volte ha ribadito la contrarietà verso la misura invocata invece dall’opposizione.

Il terreno di scontro ora è la commissione Lavoro della Camera, dove si sta discutendo la proposta presentata da Pd, M5s, Avs e Azione, con il testo che dovrebbe essere votato dall’Aula il prossimo 28 luglio.

La maggioranza in commissione però ha presentato un emendamento soppressivo riguardante la proposta delle opposizioni sul salario minimo, ma alla fine il voto sull’emendamento è slittato a martedì prossimo.

Visti i numeri del centrodestra in Parlamento, la strada per l’istituzione del salario minimo in Italia appare essere comunque in salita, con il Partito Democratico che di conseguenza starebbe studiando strumenti alternativi come la legge di iniziativa popolare.

Salario minimo: il Pd pensa alla raccolta firme

A inizio luglio è stata depositata alla Camera una proposta di legge sul salario minimo sottoscritta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Azione e +Europa, mentre Matteo Renzi si è sfilato anche se Italia Viva dovrebbe garantire il proprio voto favorevole.

La proposta di legge delle opposizioni sul salario minimo prevede una soglia a 9 euro lordi applicata a tutte le tipologie di lavoro, comprese le collaborazioni.

La misura però non piace al governo, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani - fresco nuovo segretario pro tempore di Forza Italia - che ha dichiarato come “il salario minimo non serve, non siamo in Unione Sovietica”.

Fuori dal Parlamento anche Unione Popolare, il partito di sinistra di Luigi de Magistris, sta premendo per l’istituzione di un salario minimo - da 10 euro l’ora agganciato automaticamente all’inflazione - tanto da aver già iniziato da un mese una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare.

Una idea che adesso potrebbe essere ripresa anche dal Partito Democratico, un modo questo per Elly Schlein per ricompattare i dem con la sinistra portando avanti questa battaglia comune.

Si parla così di una possibile raccolta firme - ne servirebbero 50.000 - che potrebbe partire in occasione delle Feste dell’Unità, mentre al momento l’iniziativa non sembrerebbe scaldare il Movimento 5 Stelle che ora vorrebbe focalizzare tutte le energie alla partita che si sta giocando in Parlamento sul salario minimo.

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