Alla luce dei verbali del Comitato Tecnico Scientifico, Salvini va all’attacco di Conte. Il presidente del Consiglio deve rispondere del sequestro degli italiani e del disastro economico. E la Lega chiede le dimissioni.
Salvini all’attacco di Conte dopo la pubblicazione dei verbali CTS sulle scelte del Governo allo scoppio dell’epidemia.
Il leader della Lega ha usato parole molto dure contro il presidente del Consiglio, responsabile innanzitutto di non aver istituito la zona rossa di Nembro e Alzano - sulla questione c’è un’indagine.
Le accuse contro il capo del Governo sono pesanti e in linea con la severa opposizione manifestata finora contro Conte. Il senatore ha parlato di sequestro di persona, disastro economico e decisioni senza motivo, come il lockdown del 9 marzo.
Mentre alcuni esponenti leghisti bergamaschi hanno invocato le dimissioni del Governo, Salvini non ha esitato a fare sarcasmo sulla sua posizione che lo vedrà a processo per la questione Open Arms. Lui processato e Conte no? Questa la riflessione del senatore.
Salvini: “Conte risponda del sequestro degli italiani”
Matteo Salvini è intervenuto puntuale sul tema del giorno: la pubblicazione di alcuni report del CTS su quanto deciso dal Governo durante l’epidemia.
Sono soprattutto due le rivelazioni che proprio non vanno giù a Salvini: il Governo Conte decise da solo di ordinare il lockdown nazionale il 9 marzo - il CTS aveva dato indicazioni solo per alcuni territori - e il primo ministro non ordinò la zona rossa in Val Seriana, come suggerito dai tecnici.
Il commento del leghista, quindi, è stato al veleno:
“Ora emerge dopo mesi di silenzi e di bugie, che il Governo prima non chiuse le zone rosse colpite dal virus come richiesto, e dopo chiuse tutta Italia senza un valido motivo”
Il riferimento, quindi, è stato subito legato alla sua personale situazione. A detta del senatore, infatti, visto che lui sarà processato per non aver fatto sbarcare “qualche migrante”, allora “Conte e compagni dovrebbero rispondere del sequestro di milioni di italiani e di un disastro sanitario, sociale ed economico senza precedenti”
È evidente che il caso dei verbali avrà ripercussioni significative sul Governo e, soprattutto, sul rapporto con l’opposizione.
La Lega vuole le dimissioni del Governo
Non solo Salvini: anche una parte della Lega ha fatto commenti pesanti sulla questione verbali.
In considerazione della mancata istituzione della zona rossa di Alzano e Nembro, alcuni leghisti hanno chiesto le dimissioni del Governo.
Nello specifico, Daniele Belotti, Roberto Calderoli, Rebecca Frassini e Simona Pergreffi, parlamentari di Bergamo hanno invitato Conte a dimettersi perché responsabile di quanto accaduto in Val Seriana.
Sulla faccenda, occorre ricordare, esecutivo e Regione Lombardia si rimpallano le responsabilità su chi doveva effettivamente dichiarare la zona rossa.
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