Matteo Salvini torna graffiante e provocatorio più che mai nonostante i risultati poco convincenti alle elezioni regionali che inviterebbero, almeno, ad un abbassamento dei toni.
Il leader della Lega non sembra aver capito la lezione del voto emiliano e, in queste ore ancora calde di commenti e analisi sui partiti italiani - e sul suo, visto in declino - riaccende la sua verve e il suo personalismo sui social.
Nella consueta diretta da Facebook ne ha per tutti, ma si scaglia principalmente contro il Presidente del Consiglio Conte e il ministro dell’Interno Lamorgese.
Il tema al centro della nuova polemica è il suo cavallo di battaglia: i migranti e le navi delle ong che si occupano di salvataggio in mare.
Salvini promette denunce a Conte e Lamorgese: perché?
Con la vicenda della Gregoretti ancora in primo piano e in attesa di capire cosa deciderà il Parlamento sull’autorizzazione a procedere contro il leader della Lega per sequestro di persona, Salvini promette battaglia giudiziaria.
Il tono è vendicativo e di provocazione. I bersagli sono l’ormai nemico dichiarato Giuseppe Conte, che non ha risparmiato critiche verso il leader leghista e il suo approccio politico, e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Non appena è giunta la notizia che 403 migranti a bordo della Ocean Viking potranno sbarcare a Taranto grazie all’autorizzazione concessa dal Governo, Salvini ha diffuso l’annuncio clamoroso: denuncerà Conte e Lamorgese perché hanno aspettato ben 4 giorni prima di offrire un porto sicuro nazionale. Quindi, per più di una giornata, le persone recuperate in mare sono rimaste senza un approdo.
Il riferimento è al suo coinvolgimento con la vicenda dei naufraghi sulla nave Gregoretti, per la quale il senatore leghista è stato accusato di sequestro di persona per aver negato lo sbarco in porti italiani.
Queste le parole di Salvini:
“Ci troviamo in tribunale con il signor Conte e la signora Lamorgese. Così vediamo se il criminale è solo Salvini o se la legge è uguale per tutti. Se sono criminale io, lo sono anche loro, se ho fatto il mio dovere io, lo hanno fatto anche loro. Con una piccola differenza, che gli sbarchi sono quintuplicati.”
L’esternazione suscita più di un dubbio: il leader della Lega continua a strumentalizzare episodi rilevanti a livello umanitario, legale e giudiziario. Ma, se intende denunciare le due cariche dello Stato per il suo stesso reato, forse sta riconoscendo che ha effettivamente violato la legge?
Sul tema immigrazione, comunque, i toni restano accesi, quasi da campagna elettorale. Proprio sabato, il leader leghista aveva insinuato che la questione dei migranti sulla Ocean Vikings era stata oscurata dal Governo per paura di ripercussioni negative sulle elezioni. Per questo, non sarebbero stati aperti i porti subito.
Il botta e risposta sul tema continuerà davvero in tribunale? Vedremo se le parole di Salvini sulla denuncia a Conte e Lamorgese saranno concretizzate o resteranno l’ennesimo bluff provocatorio.
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