Oggi è l’ultima data ultima per versare l’acconto dell’Imu. Cosa succede a chi non rispetta questo termine e paga dopo? Vediamo come utilizzare il ravvedimento operoso.
Oggi, 17 giugno, è l’ultima data utile per versare l’acconto Imu prima della scadenza:che succede a chi paga in ritardo? Non versare l’imposta entro le date previste comporta sanzioni per omesso versamento o per pagamento in ritardo. Chi è tenuto al versamento e non ha ancora provveduto ha tutta la giornata di oggi per effettuare il pagamento senza maggiorazioni.
Chi deve versare l’Imu? Sono chiamati al pagamento tutti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale non di lusso. Può succedere che per distrazione o per altre problematiche che hanno impedito di assolvere l’obbligo, di non riuscire a pagare entro oggi, 17 giugno. Trascorsa la giornata di oggi, in ogni caso, si potrà provvedere ancora al versamento in ritardo, applicando all’importo la maggiorazione di sanzioni e interessi.
Tuttavia, dalla parte del contribuente c’è uno strumento molto utile, quello del ravvedimento operoso.
Scadenza Imu: cosa succede a chi paga in ritardo?
La scadenza dell’ acconto Imu è il 17 giugno (il 16 giugno, data in cui solitamente cade la scadenza, è stato di domenica e ha fatto slittare il termine di un giorno). Cosa succede a chi invece non rispetta la scadenza? Due le strade possibili:
- versare quanto dovuto, approfittando del ravvedimento operoso per diminuire le sanzioni e gli interessi;
- aspettare che arrivi la richiesta di versamento da parte del Comune. Anche in questo caso si pagano sanzioni e interessi, ma in alcuni casi si può richiedere il pagamento a rate.
Come funziona il ravvedimento operoso per l’Imu? Le regole sono quelle generali, cioè prima si regolarizza la propria posizione (in sintesi, prima si paga quanto dovuto) e maggiore sarà la riduzione della sanzione. Lo schema è il seguente:
TIPO DI RAVVEDIMENTO | TERMINE DI PAGAMENTO | SANZIONE |
---|---|---|
Sprint | Entro 14 giorni | 1/10 del minimo, 0,1% per ogni giorno di ritardo |
Breve | Dal 15° al 30° giorno | 1/10 del minimo, 1,5% |
Lungo | Dal 31° al 90° giorno | 1/9 del minimo, 1,67% |
Annuale | Dal 91° giorno fino al termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è commessa la violazione | 1/8 del minimo, 3,75% |
Oltre l’anno | Entro il termine di presentazione della dichiarazione dell’anno successivo | 1/7 del minimo, 4,29% |
Oltre i due anni | oltre il termine di presentazione della dichiarazione successiva | 1/6 del minimo, 5% |
Post contestazione | Dopo la contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate | 1/5 del minimo |
Per pagare sanzioni ridotte, quindi, conviene effettuare il versamento entro 90 giorni dalla scadenza.
Per quanto riguarda gli interessi, invece, vengono calcolati in base ai giorni trascorsi tra la scadenza della rata dovuta e il giorno in cui viene effettivamente fatto il pagamento.
Scadenza Imu: come pagare in ritardo con sanzioni e interessi
Il pagamento dell’Imu può essere effettuato in tre modi:
- con modello F24;
- tramite bollettino postale;
- online con PagoPA.
Oppure, tramite il proprio intermediario abilitato (commercialista o consulente fiscale). In ogni caso, il modulo di pagamento Imu va compilato con i codici tributo e l’ammontare complessivo da versare. Quindi, non solo l’imposta, ma anche sanzioni e interessi.
È molto importante ricordarsi di barrare anche la casella “ravv. operoso”, e le somme dovute in ogni rigo vanno arrotondate. Una volta fatto il pagamento, il cittadino deve conservare la ricevuta e non è necessaria alcuna comunicazione al Comune.
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