Sconti sulla Tari 2025, ecco tutti quelli che abbassano la tassa rifiuti

Patrizia Del Pidio

21 Dicembre 2024 - 11:17

Anche nel 2025 sono previsti numerosi sconti sulla Tari a livello locale. Vediamo quali sono, a chi spettano e come ottenerli.

Sconti sulla Tari 2025, ecco tutti quelli che abbassano la tassa rifiuti

Sconti sulla Tari nel 2025, ce ne sono di diverse tipologie e abbassano la tassa rifiuti. Si tratta di agevolazioni a livello locale che si sommano a quelle di carattere nazionale di cui possono fruire tutti i cittadini. La Tari è la tassa che si paga a livello locale per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Anche se in molti Comuni si sta sostituendo l’ordinaria Tari con la Tcp (in diversi Comuni dell’Emilia Romagna come Ravenna e Cervia) e la Tarip (in circa 500 Comuni in tutta Italia), la Tari è ancora la tassa sui rifiuti più diffusa.

Vediamo quali sono stati gli sconti sulla Tari per il 2024 e che, quindi possono essere previsti anche nel 2025.

Bonus Tari 2025

Il Bonus per la tassa rifiuti è legato al bonus sociale e richiede gli stessi requisiti previsti per il bonus luce e gas dell’Arera, ovvero Isee non superiore a 9.530 euro (che diventano 20.000 euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico).

Anche se si tratta di un bonus previsto dal decreto fiscale 2020 è rimasto solo sulla carta in quanto manca un decreto attuativo che detti regole e modalità di accesso. Proprio per questo motivo il bonus Tari è lasciato alla discrezionalità dei Comuni che, quindi, hanno la facoltà di prevedere requisiti per l’accesso che possono cambiare in base alla zona di residenza.

Esenzione totale per la casa disabitata

Se la casa non è abitata e abitabile si può chiedere l’esenzione della Tari. In questo caso è necessario che nell’immobile non siano presenti elementi di arredo e che non siano state allacciate le utenze di luce, gas e acqua.

Per avere questa esenzione è necessario che la casa non è adatta a ospitare abitanti e le condizioni previste devono essere rispettate in contemporanea (per una casa arredata senza allacci delle utente, ad esempio, la Tari è dovuta).

Sconto Tari per seconda casa

Per chi ha una seconda casa che utilizza pochi mesi l’anno c’è il diritto alla riduzione della Tari. Questo sconto è previsto in quanto una casa utilizzata per pochi periodi produce meno rifiuti di una casa abitata per 365 giorni l’anno. Il fatto che la casa sia inutilizzata, in ogni caso, deve essere possibile provarlo (magari con le bollette delle utenze da cui si evinca per la maggior parte dell’anno la casa è vuota).

I Comuni, generalmente prevedono questo sconto, ma va sottolineato che si tratta di riduzioni abbastanza marginali.

Le riduzioni a livello locale

Quelle che abbiamo appena descritto sono riduzioni ed esenzioni largamente riconosciute per la Tari, mentre ce ne sono altre che hanno valore solo a livello locale.

Nel Comune di Napoli, dove il recupero delle somme di Tari non pagata, è stato previsto un bonus di 32 euro per i cittadini virtuosi. Il bonus, nel 2024, è stato riconosciuto per la prima volta sotto forma di sconto sulla cartella di pagamento per premiare chi versa la tassa rifiuti in modo regolare.

Nel Comune di Bologna (ma anche in altri Comuni) è prevista una riduzione della Tari del 30% qualora il residente nell’immobile viva da solo. Per poter fruire dello sconto è necessario presentare apposita domanda indicando la data a partire dalla quale si vive da soli.

In diversi Comuni è previsto uno sconto corposo della Tari qualora si opti per il compostaggio domestico dei rifiuti organici.

Se i cassonetti, laddove non c’è la raccolta porta a porta, sono lontani dalla propria abitazione è possibile richiede uno sconto sul pagamento della Tari (fino al 60%), così come si può chiedere qualora il Comune di residenza non svolga il servizio di gestione rifiuti (in questo caso lo sconto è dell’80% se la cattiva gestione possa rivelarsi dannosa per la salute).

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