Come risolvere il problema dell’affollamento sui mezzi pubblici? La proposta di Regioni e Comuni: scaglionare gli orari in scuole e uffici.
Scuola: cambiano gli orari così da risolvere il problema degli assembramenti sui mezzi pubblici?
Altro che distanziamento: a bordo dei mezzi pubblici, specialmente in quelli che sono gli orari di punta, non mancano gli affollamenti ed è per questo che il Governo potrebbe decidere di modificare gli orari di scuole e uffici. Per quanto riguarda i mezzi pubblici il nuovo DPCM ha confermato l’obbligo di contingentamento: a bordo, quindi, dovrebbero essere ammesse l’80% delle persone in base alla capienza del mezzo.
Tuttavia, non mancano i casi di affollamento, sia alle fermate che a bordo dei mezzi pubblici: una situazione che lo stesso Giuseppe Conte ha ammesso essere di difficile risoluzione, in quanto ci sono orari di punta in cui evitare gli assembramenti sui mezzi pubblici non è affatto semplice.
Ma è un problema che deve essere risolto, anche perché gli esperti cominciano a definire questa situazione come una “falla del sistema”; che senso ha introdurre restrizioni per bar e ristoranti, oppure garantire il rispetto delle distanze in classe e in ufficio, se poi dentro i mezzi pubblici le persone sono ammassate? A tal proposito, il Comitato tecnico scientifico ha chiesto alle aziende di trasporto di aumentare i controlli a bordo di autobus e metropolitane.
Ma potrebbe non essere sufficiente ed è per questo che il Governo sta riflettendo su una soluzione che possa evitare vengano a crearsi assembramenti negli orari di entrata e uscita dalla scuola, o anche nelle fasce orarie di apertura e chiusura degli uffici. Per il momento non c’è possibilità che venga ridotta ancora la quota di persone che può salire a bordo del mezzo pubblico: il nuovo DPCM ha confermato la capienza dell’80% e il Governo vuole mantenerla.
Semmai si sta riflettendo sulla possibilità di modificare gli orari per scuole e uffici, così da distribuire il flusso di pendolari su una fascia oraria più ampia.
Nuovi orari a scuola per risolvere il problema dei mezzi pubblici
In queste ore il Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, incontrerà le associazioni delle aziende del Trasporto pubblico locale (Tpl) e i rappresentanti della Conferenza Regioni di Comuni e Province per provare a risolvere il problema dell’affollamento sui mezzi pubblici.
La prima soluzione su cui si rifletterà è quella di introdurre orari scaglionati per scuole, uffici e negozi, così da evitare vengano a crearsi orari di punta. D’altronde se ne era già parlato in primavera quando si stava progettando il rientro in classe, tuttavia alla fine poche scuole hanno deciso di scaglionare l’orario di entrata e uscita e chi lo ha fatto non è andato oltre i dieci o venti minuti di distacco.
Questa è un’idea che piace alle Regioni e ai Comuni: il Presidente della Conferenza Regioni, Stefano Bonaccini, spinge per questa soluzione e anche Antonio De Caro, presidente dell’ANCI, ha ribadito l’importanza di scaglionare gli orari di entrata e uscita dalle scuole per tenere una capacità di trasporto al di sotto della soglia massima dell’80%.
Lo stesso bisognerebbe fare con gli uffici, dove tra l’altro bisognerà incentivare l’utilizzo dello smart working, così da ridurre la congestione nel trasporto pubblico locale.
Sarà solo riducendo le persone che si trovano a dover prendere autobus e metropolitana alla stessa ora, infatti, che si potrà risolvere il problema dell’affollamento negli orari di punta. Aumentare i controlli potrebbe essere un aiuto, ma di certo non andrà a risolvere il problema alla base in quanto in ogni caso le persone si andrebbero a riversare alle fermate dei mezzi pubblici, con il disagio di dover attendere molto tempo prima di poter salire a bordo.
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