Un virologo francese ha proposto di infettare i giovani durante l’estate per evitare una seconda ondata dovuta alla riapertura delle scuole attuando l’immunità di gregge.
Infettare i giovani per evitare una seconda ondata nelle scuole ottenendo l’immunità di gregge durante la pausa estiva. La proposta arriva dalla Francia, ed è stata avanzata da un noto virologo di un ospedale parigino, Eric Caumes, per evitare un’impennata di contagi che potrebbero partire dalle scuole, specificando però che i giovani infetti dovrebbero essere tenuti a distanza dalle proprie famiglie e dagli adulti.
L’invito del virologo rivolto ai giovani, con cui gli chiede di farsi infettare, ha fatto discutere la comunità scientifica. Questo modello tuttavia sarebbe difficilmente applicabile in Italia, dove molte famiglie vivono sempre a contatto con persone anziane, come i nonni, mentre nei paesi nordici i giovani lasciano la famiglia molto prima che nel Belpaese.
Infettare i giovani per impedire la seconda ondata
La proposta del virologo sarebbe un cambio di rotta rispetto all’attuale metodo di contenimento “prima di andare a sbattere”. Il medico quindi rispolvera la tanto parlata “immunità di gregge” che si pensava potesse essere una soluzione nella fase iniziale della pandemia. Secondo Caumes quindi i giovani dovrebbero farsi infettare durante il periodo estivo, mantenendo le distanze dai propri genitori, arrivando immunizzati alla riapertura delle suole.
In Francia la situazione epidemiologica non è delle migliori, e secondo il medico il virus “circola in diversi luoghi” della Nazione, probabilmente spinto anche dai maggiori spostamenti che si stanno registrando che hanno fatto aumentare il numero dei contagi nelle zone turistiche.
Anche le autorità hanno dichiarato di avere molta difficoltà a contenere certi focolai, e il medico sostiene che il virus “esploderà in diversi punti contemporaneamente” dal momento che i tempi di reazione del sistema sanitario nell’effettuare i tamponi non sono sufficienti. Caumes conclude sotenendo che “il problema è che corriamo sempre dietro all’epidemia invece di anticiparla. Questo virus è chiaramente troppo intelligente per gli europei, a parte i tedeschi”.
Non si può imporre ai giovani la mascherina
Secondo il professor Caumes l’elevato numero di infezioni tra i giovani è una questione delicata dal momento non “non possiamo imporre loro la mascherina ovunque e vietare di riunirsi, soprattutto in piena estate. Forse non sarà politicamente corretto, ma io sono sempre più convinto che bisogna lasciare che si contaminino fra loro, a condizione che non abbiano contatti con i genitori e i nonni. Altrimenti i giovani saranno un serbatoio di contagio e ci ritroveremo con un’epidemia ingestibile”.
Secondo il medico quindi i giovani dovrebbero infettarsi tra di loro auspicando all’immunità di gregge in modo tale da rendere sicura la riapertura delle scuole e delle università, anche se questo potrebbe avere delle pesanti ripercussioni dal momento che molti pazienti potrebbero andare incontro a forme gravi di infezioni, con il bisogno di ricorrere anche alla terapia intensiva.
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