Il sondaggio di Money.it: sei favorevole o contrario a una tassa sugli extra-profitti delle aziende del comparto della difesa come ipotizzato per finanziare la prossima legge di Bilancio?
Sei favorevole alla tassa sugli extra-profitti sulle aziende della difesa? Questo è stato il sondaggio che Money.it ha voluto rivolgere ai suoi lettori ora che, in vista della legge di Bilancio 2025, il nostro ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha rilasciato diverse dichiarazioni dove ha provato a far capire come il governo pensa di mettere in cassa i soldi necessari a finanziare la manovra.
SONDAGGIO CHIUSO QUI I RISULTATI
In un’intervista rilasciata a Bloomberg, Giancarlo Giorgetti ha spiegato che sarebbe sua intenzione “tassare i giusti profitti, o meglio gli utili determinati in modo corretto”, mettendo nel mirino in particolare il settore della difesa.
Già un anno fa il governo ha provato a inserire in manovra una legge sugli extra-profitti delle banche, alla fine però sostanzialmente annacquata e che non ha prodotto entrate per le traballanti casse nostrane.
Adesso però la situazione è molto più delicata, con il governo che non può fare ricorso al deficit per finanziare la legge di Bilancio e l’obbligo di effettuare 12 miliardi l’anno di tagli al debito pubblico a seguito della procedura di infrazione che grava sull’Italia.
Giorgetti così ha rilanciato l’idea della tassa sugli extra-profitti e in ballo ci sarebbero anche le banche oltre che le assicurazioni. Un’ipotesi che in maggioranza non piace per nulla a Forza Italia, contraria a ogni nuova tassazione, mentre la premier Giorgia Meloni da tempo è silente in merito alla prossima finanziaria.
Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è stato quello di capire se i lettori di Money.it siano favorevoli o contrari a una tassa sugli extra-profitti delle aziende della difesa.
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Tassa sugli extra-profitti delle aziende della difesa: il sondaggio
Il sondaggio di Money.it è arrivato nel momento in cui è in atto una sorta di polemica, tutta interna alla maggioranza di governo, sull’ipotesi di dare vita a una tassa sugli extra-profitti delle aziende della difesa per finanziare in parte la prossima legge di Bilancio.
Dopo le parole di Giancarlo Giorgetti a Bloomberg che hanno messo in difficoltà la Borsa di Milano, il Mef ha diramato questa nota: “Si chiederà uno sforzo alle imprese più grandi che operano in determinati settori in cui l’utile ha beneficiato in qualche modo di condizioni favorevoli esterne affinché contribuiscano con modalità sulle quali è in corso un confronto”.
Il ministro ha spiegato che “le aziende non fanno beneficenza e quindi i contributi volontari non esistono”, probabilmente riferendosi al flop della tassa sugli extra-profitti delle banche, spiegando poi che l’attuale situazione dell’Italia impone “ sacrifici a tutti ”.
Giorgetti poi ha aggiunto che “ con tutte queste guerre chi produce armi va particolarmente bene ”, facendo intendere che il settore della difesa potrebbe essere tra quelli soggetti a questa nuova tassa.
In molti però hanno fatto notare che Leonardo, autentico nostro colosso della difesa, è controllata al 30% proprio dal Mef, con lo Stato che così andrebbe in parte ad auto-tassarsi. Poi ci sono tutte le problematiche legate alle turbolenze dei Mercati che, ogni volta che si è solo parlato di una tassa sugli extra-profitti in Italia, hanno affossato la Borsa di Milano.
I soldi per la finanziaria e per abbassare il deficit però da qualche parte dovranno pur spuntare: viste anche le divisioni interne, questa legge di Bilancio si preannuncia essere la più complessa da quando Giorgia Meloni è di stanza a Palazzo Chigi.
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