Uno studio australiano evidenzia che la settimana corta, ovvero una riduzione degli orari e delle giornate di lavoro a parità di stipendio, fa bene alla salute.
La settimana corta non funziona solo da un punto di vista professionale: oltre a portare maggiore soddisfazione nei dipendenti e a un aumento della produttività e del fatturato per le aziende, la settimana lavorativa di quattro giorni fa bene anche alla salute. A dimostrarlo è uno studio svolto in Australia.
La sperimentazione della settimana corta sul posto di lavoro è ormai sempre più diffusa nel mondo, con diverse aziende che hanno deciso di applicarla. In Italia il modello dello stipendio invariato con una riduzione degli orari e dei giorni lavorati ha preso ancora poco piede, ma la discussione è aperta, con i sindacati che spesso hanno posto questa condizione nelle richieste di rinnovo contrattuale.
Uno studio dell’università dell’Australia Meridionale, pubblicato sull’International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity, dimostra inoltre che il fine settimana lungo, di tre giorni, fa bene alla salute. Perché, dimostrerebbe la ricerca, aumenta il livello di attività fisica, diminuisce il livello di sedentarietà e migliora anche la qualità del sonno.
Gli effetti positivi, soprattutto sul sonno, si trascinerebbero per ben due settimane, secondo lo studio. I ricercatori dell’università australiana sostengono, quindi, che passare alla settimana lavorativa di quattro giorni può avere benefici sulla salute fisica e mentale dei lavoratori.
Settimana corta, la ricerca australiana
I ricercatori guidati da Ty Ferguson hanno effettuato uno studio prendendo in considerazione le abitudini di 308 adulti: per 13 mesi, 24 ore su 24, hanno dovuto indossare dei braccialetti per monitorare la loro attività fisica e i parametri vitali. In media ogni partecipante ha avuto 2-3 periodi di vacanza da 12 giorni ciascuna nei 13 mesi.
Cosa è stato scoperto? In questi periodi di vacanza l’attività fisica moderata o intensa è aumentata del 13%, corrispondenti a cinque minuti in più al giorno. La sedentarietà è calata del 5%, ovvero 29 minuti in meno al giorno. Le ore di sonno si sono allungate del 4%.
Meno lavoro e meno malattie
Il sonno, in particolare, aumenta di 21 minuti a notte. Un beneficio che può “avere una serie di effetti positivi sulla nostra salute fisica e mentale”: possono infatti “migliorare il nostro umore, le funzioni cognitive e la produttività e può anche aiutare a ridurre il rischio di sviluppare” obesità, diabete, malattie cardiovascolari e depressione, secondo quanto spiegano i ricercatori. Inoltre tanto più si allunga la durata della vacanza, maggiori sono i miglioramenti.
La settimana corta fa bene alla salute
Proprio questo ultimo dato spinge i ricercatori a dire che la settimana corta fa bene alla salute. Il prolungamento della vacanza, come nel caso di un weekend di tre giorni invece di due, può portare benefici alla salute. La professoressa Carol Maher sottolinea che lo studio fornisce la prova per dire che le persone hanno uno stile di vita più sano quando prendono una breve pausa, “come un fine settimana di tre giorni”.
La professoressa della stessa università australiana, insieme ai ricercatori, sottolinea che “anche dopo una breve vacanza, l’aumento del sonno delle persone è rimasto elevato per due settimane, dimostrando che i benefici per la salute di una pausa di tre giorni possono avere effetti duraturi”.
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