Severodonetsk, nuovo obiettivo della Russia: dove si trova e perché è strategico

Giorgia Bonamoneta

25/05/2022

Severodonetsk è la nuova Mariupol. La città è sotto i bombardamenti h24 per la sua posizione strategica e per la necessità di spezzare il morale degli ucraini. Ecco perché è importante per la Russia.

Severodonetsk, nuovo obiettivo della Russia: dove si trova e perché è strategico

Severodonetsk, tra le ultime roccaforti ucraine nelle regione dell’Est, è il nuovo obiettivo sul quale sono impiegate le forze russe. Secondo i media internazionali, che da tempo focalizzano la narrazione della guerra in Ucraina su alcuni luoghi strategici, Severodonetsk rischia di essere la nuova Mariupol.

La città, che una volta era abitata da circa 100 mila abitanti, è ormai sotto bombardamento costante, 24 ore su 24, da diversi giorni. L’artiglieria russa continua a non risparmiare il paesaggio urbano ucraino e tutto ciò che questo comporta come conseguenze sui civili e, in futuro, la necessità di ricostruzione. Il presidente ucraino ha dichiarato che ogni giorno muoiono almeno 100 soldati ucraini sotto la potenza di fuoco russa. «La situazione qui è difficile perché l’esercito russo ora sta impegnando tutte le sue forze per catturare la regione di Luhansk», ha spiegato alla tv ucraina Serhiy Haidai, governatore della regione.

La presa di Severodonetsk è descritta come strategica anche dall’intelligence britannica, non solo per la posizione geografica, ma anche per l’avanzata mediatica della guerra russa. Allo stesso tempo Severodonetsk e Lysychans, città distanti appena 15 minuti di auto l’una dall’altra, rappresentano l’area industriale della regione, dove si trovano miniere e fabbriche di lavorazione dei materiali.

Perché Severodonetsk è importante per la Russia: una posizione strategica

Nella guerra che sta giocando la Russia in Ucraina la posizione delle città da conquistare è ormai essenziale. Con il fallimento dell’avanzata rapida, l’operazione russa è ormai descritta come un “ripiegamento di conquista”. La presa o “liberazione”, per utilizzare un termine caro alla propaganda russa, del Donbass è diventato il piano principale del Cremlino. Ed è qui che si concentrano i bombardamenti, con particolare attenzione a Severodonetsk, che negli ultimi giorni ha subito il classico trattamento di bombardamento h24 a cui la Russia ci sta abituando. Il pensiero corre subito a Mariupol.

L’intensificazione delle attenzioni militari russe su Severodonetsk sono lette in un’accezione strategica. La città è situata nella regione del Donbass, sulle sponde del fiume Severskij Donec e del suo affluente Borovoï, a 85 km a nord-ovest di Luhans’k. Il ministero della difesa britannico ha riferito che proprio lungo la direttrice che porta alla capitale del Luhans’k sono stati dispiegati i carri armati Terminator per concludere l’operazione nel più breve tempo possibile.

Ma Severodonetsk potrebbe essere strategica anche per altro. Tutta la regione del Donbass è ricca di materie prime e proprio a Severodonetsk si focalizzano i siti di lavorazione delle materie, dei minerali e dello sviluppo tecnologico.

Severodonetsk la nuova Mariupol: cosa sta succedendo

Alla luce della sua posizione strategica, Severodonetsk rischia di essere una nuova Mariupol. Secondo Matthew Schmidt, professore associato di sicurezza nazionale e scienze politiche presso l’Università di New Haven nel Connecticut, Mosca sta utilizzando una tattica basata sul fare “terra bruciata”. Per evitare la resistenza incontrata altrove, i bombardamenti intensificati rappresentano un tentativo di travolgere gli ucraini e la loro morale per poter chiudere la partita il prima possibile.

In poche parole: non ci sono obiettivi specifici, la città è completamente distrutta. «Tutto viene costantemente bombardato», ha detto Haidai, anche il ponte che avrebbe permesso una più facile evacuazione dei civili.

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