Quando e chi può andare nelle province e nei comuni della zona rossa? Cosa si rischia senza validi motivi e autocertificazione? Ecco cosa sapere.
Quando si può andare in zona rossa e quando, invece, si rischia la multa? I motivi ammessi sono quelli che conosciamo da mesi: salute, lavoro e necessità e valgono per chi si deve recare nei comuni/province in zona rossa a partire dall’8 febbraio:
- provincia autonoma di Bolzano;
- in Umbria tutta la provincia di Perugia e Amelia, Attigliano, Calvi dell’Umbria, San Venanzo, Lugnano in Teverina e Montegabbione, in provincia di Terni;
- in Abruzzo i comuni di San Giovanni Teatino e Atessa (Chieti) e Tocco da Casauria (Pescara);
- in Toscana il comune di Chiusi (Siena).
Andare in zona rossa non è vietato in modo assoluto ma servono modulo di autocertificazione e un valido motivo. Ecco quelli ammessi dalla legge per i quali le Forze dell’ordine non possono comminare sanzioni amministrativo di nessun tipo (la multa da 400 a 1.000 euro).
Motivi di lavoro, accompagnare i figli a scuola o dai nonni
Sempre consentito andare nei territori della zona rossa per motivi di lavoro o studio, quindi per espletare mansioni funzionali allo svolgimento della propria attività produttiva (sia come lavoratore dipendente che autonomo). I motivi di lavoro devono essere “comprovati” e resi nell’autocertificazione.
Allo stesso modo, si possono accompagnare i figli a scuola in zona rossa (se gli istituti sono aperti) o a casa dei nonni e andarli a riprendere all’inizio/termine della giornata di lavoro.
Salute e casi di necessità e urgenza
Si può andare in zona rossa per ragioni legate allo stato di salute, come effettuare visite mediche specialistiche e non. Gli spostamenti verso le aree rosse sono consentiti anche per motivi di necessità e urgenze non procrastinabili, ad esempio riparare un guasto nella seconda casa.
Assistere parenti o amici non autosufficienti
Chi deve assistere una persona disabile o non autosufficiente sola può andare nei comuni della zona rossa munito di modulo di autocertificazione per gli spostamenti. Non è considerata una necessità andare a trovare genitori anziani ma in buona salute o assistiti da altri parenti.
Vedere i figli, per genitori separati e divorziati
I genitori separati o divorziati che abitano in un comune/regione diversa dal genitore dal quale sono collocati i figli possono spostarsi senza limitazioni e senza rischiare la multa.
Questo spostamento, infatti, rientra sempre nei “motivi di necessità”, anche se il figlio abita in zona rossa. Unico limite il rispetto del coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00.
Rientro al domicilio o residenza
Non si applicano i divieti della zona rossa a chi deve far rientro nel luogo che corrisponde alla residenza o al domicilio. Possibile anche il ricongiungimento con coniuge o partner purché il luogo di incontro coincida con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione.
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