Sigarette, il tabaccaio deve accettare carte e bancomat?

Alessandro Nuzzo

27 Giugno 2023 - 19:23

Importanti novità per i pagamenti elettronici dai tabaccai di sigarette, sigari e valori bollati. Ecco cosa cambia.

Sigarette, il tabaccaio deve accettare carte e bancomat?

Arriva il dietrofront dell’agenzia delle Dogane sui pagamenti elettronici dai tabaccai di sigarette, sigari e valori bollati. Con la determinazione del 26 giugno 2023 del direttore Roberto Alesse, torna in vigore l’obbligo di accettare pagamenti con pos anche per questi prodotti. La recente determinazione, diventata subito operativa, va a cancellare la precedente del 25 ottobre 2022 e firmata dal predecessore Marcello Minenna che stabiliva la non obbligatorietà dei tabaccai di accettare pagamenti elettronici per la vendita di sigari, sigarette, francobolli e bolli.

Quindi anche l’agenzia delle Dogane si adegua al nuovo regolamento del governo che prevede l’obbligo di accettare pagamento con pos per tutti gli esercizi commerciali, gli artigiani e i liberi professionisti, previa sanzione per chi non rispetta tale obbligo. La decisione ricade sulle circa 50mila tabaccherie che da un giorno all’altro si devono adeguare al regolamento accettando pagamenti elettronici anche per la vendita dei prodotti sopra menzionati. La regola vale sia per i rivenditori di generi di monopolio che per i titolari di patentino.

La decisione del neo direttore Alesse prende spunto da un’abitudine sempre più diffusa in Italia di fare acquisti pagando in modalità elettronica. Abitudine sempre più incentivata da innovative politiche commerciali e di governo. La decisione quindi non va ad impattare molto sull’intero settore, considerato che i tabaccai devono già essere in possesso di pos per consentire l’acquisto degli altri generi in vendita.

Le sanzioni per chi non rispetta la legge

Quindi il pos diventa obbligatorio anche per i tabaccai che non potranno rifiutarsi di accettare pagamenti elettronici per l’acquisto di sigarette, sigari e valori bollati. In caso di mancato rispetto dell’obbligo, anche per loro scatterà la sanzione prevista dal decreto Pnrr andato in vigore lo scorso anno.

È dal 2022 che i commercianti, gli artigiani e i liberi professionisti sono obbligati ad accettare pagamenti elettronici. Nella bozza iniziale del decreto si parlò dell’inserimento di un tetto minimo per accettare il pagamento con carta. Prima si parlò di una soglia di 60 euro poi ridotta a 30. Alla fine con il decreto definitivo si è deciso di eliminare ogni tetto alla spesa e quindi il cliente può pagare con carta qualunque importo.

Per l’esercente che non rispetta tale obbligo la sanzione è chiara: multa di 30 euro più il 4% del valore della transazione negata.

Occhio però che ci sono precise circostanze per far sì che scatti la sanzione. Innanzitutto è necessario che al consumatore venga negata effettivamente la transazione tramite bancomat o carta di credito. Se il cliente non ne fa richiesta non ci sono gli estremi per l’applicazione della sanzione, anche nel caso in cui l’esercente è sprovvisto di pos. Inoltre l’accertamento da parte dell’autorità potrà scattare solo dopo la denuncia del soggetto al quale è stato negato il pagamento elettronico.

L’obbligo vale solo per le carte ma se il cliente vuole pagare in altro modo ad esempio con bonifico, a quel punto il titolare può decidere liberamente di rifiutarsi o accettare senza conseguenze.

Attenzione che la sanzione non può scattare anche in caso di malfunzionamento del pos per cause non imputabili al titolare dell’esercizio, quindi ad esempio per mancanza di linea. Saranno sempre i finanzieri a dover accertare il disservizio.

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