Secondo Bloomberg il gruppo bancario francese sarebbe vicino a un accordo transattivo per mettere fine a due vicende giudiziarie negli Usa.
L’apertura in salita ad inizio seduta per Société Générale è durata poco: il titolo ha imboccato una scivolosa discesa e intorno alle 15 di oggi segnava -0,21% con le azioni scambiate a 45,32 euro.
Le indiscrezioni trapelate nelle scorse ore, che davano la banca francese vicina a un accordo transattivo per risolvere le azioni giudiziarie in essere negli Stati Uniti, non sono bastate a darle luce in Borsa.
La presunta azione risolutiva vicina al 1 miliardo di dollari dovrebbe chiudere due cause spinose ma da Parigi non è arrivata alcuna conferma ufficiale.
Le controversie in corso
Le inchieste che vedono implicata Société Générale sono due. La prima è il risultato di una indagine che gli Usa hanno avviato nei confronti dell’istituto francese accusato di presunta manipolazione del tasso interbancario Libor.
L’indagine non riguardava solo il gruppo bancario parigino, ma in generale le banche globali e la loro presunta condotta scorretta sul fronte dei tassi e dei costi dei finanziamenti.
Secondo l’accusa, l’abbassamento dei tassi provocato dalle osservazioni di Société Générale ha causato danni per oltre 170 milioni di dollari ai mercati finanziari globali.
La seconda controversia riguarda un presunto caso di corruzione portato alla luce dal Dipartimento di Giustizia che ha avviato un’indagine su alcuni pagamenti impropri che Société Générale avrebbe effettuato - in violazione della Foreign Corrupt Practices Act - per proteggere gli investimenti da fondi sovrani, nell’ambito di una disputa commerciale con la Libyan Investment Authority (LIA).
L’accordo transattivo
Secondo quanto riportato da Bloomberg mercoledì 2 maggio, per mettere fine alle due vicende, Société Générale – che pubblicherà i risultati del primo trimestre venerdì ad apertura dei mercati - sarebbe vicinissima a un accordo con gli Stati Uniti e avrebbe accettato di pagare sanzioni per circa 800 milioni di dollari alle autorità francesi e americane (ma non è ancora chiaro come la cifra totale sarebbe suddivisa tra le due parti).
La banca, inoltre, potrebbe anche dover pagare una sanzione alla Commodity Futures Trading Commission.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, la risoluzione prevede che Société Générale accetterà il rinvio a giudizio e che una sua controllata si dichiarerà colpevole negli Stati Uniti per violazioni del Foreign Corrupt Practices Act.
Al momento da Parigi non è arrivato alcun commento sulle indiscrezioni trapelate, ma il 19 marzo scorso la banca aveva annunciato l’avvio di “una fase di discussione più attiva” con il governo Usa che lasciava sperare una risoluzione delle due vicende già “nelle prossime settimane”.
Société Générale, inoltre, per pagare le sanzioni in Francia e negli Usa, avrebbe già stanziato una somma (1 miliardo di euro) proveniente dai 2,3 miliardi di euro di accantonamenti per contenziosi.
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