Secondo un sondaggio politico di SWG cresce il Movimento 5 Stelle che avvicina la Lega, bene anche il PD mentre calano i partiti di sinistra.
Nella complessa partita in merito alla legge di Bilancio, il Movimento 5 Stelle dopo alcune settimane di flessione sembrerebbe aver recuperato il feeling con il suo elettorato, mentre tutti i partiti di centrodestra sarebbero in calo.
Questo è il responso del sondaggio politico di SWG del 22 ottobre, con l’indagine che indicherebbe anche una crescita del Partito Democratico a contrario della sinistra, dove sia Liberi e Uguali che Potere al Popolo fanno registrare il segno meno.
Sondaggi politici: M5S avvicina la Lega
Da settimane ormai tutte le attenzioni politiche sono concentrate sulla legge di Bilancio, soprattutto adesso che si sta prefigurando un autentico braccio di ferro tra il governo Conte e la Commissione Europea.
Normale quindi che la discussione sulla Manovra e le sue conseguenze finanziarie, leggi spread, alla fine possano andare a incidere sui sondaggi politici. Come ogni settimana, è interessante vedere il responso di quello realizzato tra il 17 e il 22 ottobre da SWG per conto del TG La7.
Nei partiti di governo avanza il Movimento 5 Stelle mentre c’è una lieve flessione per la Lega. La distanza tra le due forze politiche quindi si sarebbe assottigliata con il carroccio, sempre primo partito, che adesso sarebbe nei radar dei pentastellati.
Guardando all’opposizione ride soltanto il Partito Democratico, mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia sono in calo secondo il sondaggio: il centrodestra unito comunque complessivamente sarebbe al 41,7%, un risultato che potrebbe anche garantire una maggioranza parlamentare in caso di elezioni.
Tra i partiti in bilico sulla soglia di sbarramento cresce soltanto +Europa mentre in flessione sia Liberi e Uguali che Potere al Popolo. Se pensiamo che alle elezioni europee lo sbarramento è al 4%, per loro si fa sempre più dura.
Il governo regge
In generale dal sondaggio del 22 ottobre si può notare come in fondo la maggioranza di governo regga. I 5 Stelle crescono di un punto percentuale mentre per la Lega il calo è minimo. Messi insieme, i due partiti sarebbero al 59,5%.
Se guardiamo poi alle elezioni in Trentino Alto Adige, dove la Lega ha fatto il pieno di voti anche nell’unica regione del Nord dove finora non aveva attecchito, il sentore è che la situazione sia simile a quella del voto del 4 marzo.
Matteo Salvini ha cannibalizzato Forza Italia e indebolito Fratelli d’Italia, rosicchiando voti anche ai 5 Stelle tanto che ora il centrodestra potrebbe avere la forza di vincere delle eventuali elezioni politiche.
Nel centrosinistra invece manca quello scossone capace di invertire il trend negativo degli ultimi tempi. Quando il Congresso andrà a designare il nuovo segretario del PD, i dem potranno sperare di invertire la rotta.
A sinistra invece senza una coesione si rischia di risultare impalpabili: le varie forze politiche unite sarebbero al 5% e quindi oltre la soglia di sbarramento anche alle europee, ma se rimangono divise non vanno da nessuna parte.
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