Nuovi e vecchi stati di tensione nel mondo concorrono all’instabilità generale. Il rischio di uno scontro tra Stati Uniti e Cina per Taiwan non è mai stato così alto. Ecco qual è lo scenario.
Gli eserciti statunitensi e cinesi sono pronti a scontrarsi? Non si può chiudere gli occhi di fronte alla preparazione degli eserciti. I marines americani, per esempio, si stanno preparando per una guerra nella “prima catena di isole”, quella linea di isole che crea una barriera naturale - e con i soldati e i mezzi militari diventa anche artificiale - per il passaggio navale della Cina nel Pacifico. I marines sono a tutti gli effetti sulla linea, pronti a intervenire.
Lo scenario viene descritto nell’approfondimento di stampo militare dell’Economist , che per l’occasione ha raccolto le parole del tenente colonello Jason Copeland, comandante del battaglione di fanteria Darkside, e non solo, sulla situazione al fronte. Dalle parole dei militari di alto rango americani emerge che l’addestramento dei soldati americani si sta concentrando per migliorare il respingimento cinese, senza dover scatenare una guerra nucleare.
Guerra nucleare o meno, lo scontro tra Cina e Stati Uniti non può non avere contorni ampi e globali, con conseguenze terribili per milioni, anzi miliardi di persone. Ecco cosa sappiamo su uno degli luoghi di maggior tensione del globo, dove potrebbe scoppiare una guerra e perché Cina e Stati Uniti sono ormai pronte al conflitto.
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Stati Uniti e Cina sono pronti alla guerra per Taiwan?
I leader comunisti cinesi hanno rivendicato Taiwan da quando le forze nazionaliste sono fuggite dall’isola dopo aver perso la guerra civile nel 1949. L’America ha da tempo promesso di aiutare Taiwan, ormai americanizzata, a difendersi. Negli ultimi anni, da entrambe le parti, la retorica e i preparativi di guerra sono diventati più febbrili. Le forze cinesi forzano la “linea mediana”, cioè il confine marittimo di Taiwan e infastidiscono i mezzi militari Usa e alleati stanziati.
Gli Stati Uniti, oltre a preparare i propri uomini, ha inviato addestratori a Taiwan, in concomitanza con la decisione dell’isola di allungare il servizio militare obbligatorio da quattro mesi a un anno. Il conflitto è nelle intenzione pronto, gli eserciti sono stati addestrati, cosa manca alla guerra?
Di indizi per un futuro e aspro conflitto ce ne sono, più o meno espliciti, dalla ritorsione economica Usa al pallone cinese, alle notizie filtrate dai servizi segreti Usa che hanno dichiarato di come l’Esercito Popolare di Liberazione potrebbe essere pronto a un’invasione di Taiwan entro il 2027. Alcuni fonti riportano la ben più vicina data del 2025.
Perché Taiwan è importante per Cina e Stati Uniti?
Taiwan da anni si trova al centro degli interessi strategico-militari ed economici sia della Cina che degli Stati Uniti. Dal punto di vista geopolitico, infatti, l’isola consentirebbe alla Cina di aumentare la sua influenza militare sull’oceano Pacifico ottenendo il totale controllo dell’area. Uno scacco matto agli Stati Uniti, che nell’area Indo-pacifica siedono sul trono del mondo.
Lo scontro per Taiwan infatti non è solo lo scontro per gli interessi nell’isola, ma anche uno scontro di potere per impedire o conquistare l’egemonia mondiale del XXI secolo, un ruolo che gli Stati Uniti non vogliono lasciare alla Cina.
I motivi geopolitici si fondono con quelli economici, infatti Taiwan è al centro di un complesso reticolo di interessi americani e cinesi. Il legame commerciale tra Cina e Taiwan e Stati Uniti e Taiwan vale la candela, cioè un conflitto globale che rischia di affondare i mercati?
Guerra per Taiwan: le conseguenze globali
Quanto è reale la possibilità di un attacco cinese a Taiwan nel breve periodo è motivo di discussione e preoccupazione. “La guerra con la Cina non è inevitabile e non è imminente - ha dichiarato l’ammiraglio John Aquilino, comandante del Comando Indo-Pacifico dell’America e ha aggiunto che - farò tutto ciò che è in mio potere per prevenire un conflitto”. Tuttavia, il commento conclusivo dell’ammiraglio è al possibile fallimento dell’operazione di deterrenza e in quel caso si dice pronto a combattere e a vincere.
Sulle conseguenze di un possibile scontro tra Cina e Stati Uniti si può facilmente immaginare una “catastrofe”. Secondo l’ex segretario di Stato Usa le conseguenze potrebbero essere comparabili a quelle della Prima guerra mondiale. Henry Kissinger fa riferimento tanto alle conseguenze distruttive militari, quanto a quelle economiche. In altre parole: le conseguenze di uno scontro tra Cina e Stati Uniti sarebbero globali, totalizzanti e, non meno preoccupante, ad alto rischio nucleare.
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