Stellantis: ricavi e consegne in calo nel III trimestre, occhio alle scorte. Il titolo a Piazza Affari

Laura Naka Antonelli

31/10/2024

Stellantis ha annunciato i ricavi del terzo trimestre del 2024. Il commento del direttore finanziario Doug Ostermann sul trend delle scorte.

Stellantis: ricavi e consegne in calo nel III trimestre, occhio alle scorte. Il titolo a Piazza Affari

Occhio al titolo Stellantis, dopo che il colosso dell’auto italo-francese ha annunciato di avere concluso il terzo trimestre con un calo dei ricavi netti, “in un periodo di transizione caratterizzato da aggiornamenti dei prodotti e riduzione delle scorte”.

La società guidata da Carlos Tavares ha confermato la guidance per l’intero anno, che era stata aggiornata lo scorso 30 settembre 2024.

Il titolo, bastonato da continui sell a causa del periodo difficile che l’azienda sta vivendo, sale in cima al Ftse Mib di Piazza Affari. Nell’ultima settimana, le azioni Stellantis hanno perso l’1,9%, mentre YTD la performance è di un ribasso di quasi il 42%. Su base annua, il titolo viaggia a un valore inferiore di oltre il 31% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Tornando ai numeri annunciati oggi, Stellantis ha assistito nel periodo compreso tra luglio e settembre a ricavi netti per 33 miliardi di euro, in flessione del 27% su base annua rispetto al terzo trimestre del 2023, “principalmente per minori consegne e un mix sfavorevole, oltre all’impatto dei prezzi e dei cambi”.

Il trend conferma la grave crisi del settore automotive in Europa, che sta pagando soprattutto la transizione verso l’elettrico, a fronte di una competizione sempre più aggressiva da parte delle case automobilistiche cinesi.

Nella carrellata di notizie negative che sono arrivate di recente dal comparto, quelle che hanno visto protagonista la rivale tedesca Volkswagen, alle prese anch’essa con una crisi epocale, che proprio ieri ha comunicato numeri da crisi record.

Stellantis: consegne in calo del 20% nel III trimestre 2024

Per quanto riguarda i numeri annunciati dal gruppo guidato dal CEO Carlos Tavares, nel terzo trimestre del 2024 le consegne sono state pari a 1.148 mila unità, in calo di 279 mila unità, ovvero del 20% su base annua, a causa dell’impatto negativo dello stop alla produzione di diversi modelli, dovuto proprio all’avvio della transizione del portafoglio prodotti a livello globale.

Hanno inciso sul valore delle consegne anche “la riduzione pianificata delle scorte in Nord America e gli impatti derivanti da un contesto di mercato europeo difficile ”.

L’azienda quotata sul Ftse Mib di Piazza Affari ha confermato la guidance, sottolineando che “il piano prodotti rimane in linea con l’obiettivo di presentare circa 20 nuovi modelli nel 2024 ”.

In calo le scorte, con lo stock complessivo che è ammontato al 30 settembre 2024 a 1.330 mila unità, scendendo di 129 mila unità nel corso dei primi nove mesi dell’anno.

Occhio alla flessione che ha interessato le scorte presso “la rete negli Stati Uniti, una priorità focale” , che nel periodo compreso tra il 30 giugno e il 30 ottobre 2024 è stata di oltre 80 mila unità, in linea con l’outlook comunicato in precedenza di un calo di 100 mila unità entro il 30 novembre 2024.

Stellantis ha parlato inoltre di “una accoglienza per i nuovi prodotti è stata molto positiva”, che ha visto gli ordini per più di 50 mila unità per la nuovissima Citroën C3, circa 75 mila unità per la nuovissima Peugeot 3008 e oltre 200 concessionari pronti per il lancio europeo di Leapmotor.

Ancora, il gruppo ha ricordato la fine del piano di buyback, ovvero di riacquisto di azioni proprie di 3 miliardi di euro, che si è concluso nel mese di ottobre (di cui 0,9 miliardi nel terzo trimestre) e che ha garantito “un ritorno totale di 7,7 miliardi di euro agli azionisti nel 2024”, aggiungendo che “una politica del capitale coerente sosterrà la calibrazione dei dividendi e il riacquisto di azioni proprie nel 2025”.

Così il CFO direttore finanziario di Stellantis, Doug Ostermann:

“Sebbene la performance del terzo trimestre del 2024 sia inferiore al nostro potenziale, sono soddisfatto dei progressi nell’indirizzare i problemi operativi, in particolare lo stock negli Stati Uniti, che è stato ridotto in modo significativo ed è in linea con gli obiettivi di fine anno, nonché la stabilizzazione della quota di mercato nello stesso Paese. In Europa, i nostri rigorosi requisiti di qualità hanno ritardato l’avvio di alcuni modelli dagli alti volumi, ma con i progressi compiuti nel risolvere le sfide, beneficeremo presto dell’espansione significativa che l’ondata di prodotti di nuova generazione porterà nel 2025 e oltre”.

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