«Quarantena positivi, verso lo stop». Ad affermarlo, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Ma la proposta del liberi tutti incassa la stroncatura di numerosi esperti. Entriamo nel dettaglio.
«Quarantena positivi, verso lo stop». Ad affermarlo, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. La misura che prevede l’isolamento domiciliare per chi risulta positivo al Covid, dunque, potrebbe avere i giorni contati. Costa parla di una nuova fase di «necessaria convivenza col Covid», spiegando che un provvedimento che va in tal senso potrebbe arrivare presto.
Ma l’ipotesi del «liberi tutti» è stata bocciata dal presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli. Non solo. La possibilità di uno stop alla quarantena per i positivi divide anche gli esperti.
Il virus, infatti, continua a circolare trainato dalla nuova sottovariante Omicron 5. Nel bollettino di ieri, giovedì 16 giugno, i nuovi casi nelle 24 ore sono stati 36.573. Il giorno prima erano 31.885. Le vittime sono 64, in aumento rispetto alle 48 delle 24 ore precedenti. Sono 194.676 i tamponi effettuati, con un tasso di positività che schizza 18,7%. Ma Costa ribadisce: «Credo che siamo molto vicini all’addio all’isolamento dei positivi». Entriamo nel dettaglio.
«Quarantena positivi verso lo stop», la posizione di Costa
La misura che prevede l’isolamento domiciliare per chi risulta positivo al Sars-CoV-2 potrebbe avere i giorni contati. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa «nell’ottica - spiega - di una necessaria convivenza col Covid».
Continua Costa: «Credo che siamo molto vicini a questo traguardo, cioè lo stop all’isolamento domiciliare per i positivi. D’altronde l’obiettivo è quello della convivenza con il virus e se parliamo di convivenza non possiamo che rimuovere anche l’isolamento per i positivi. Confido che nelle prossime settimane si arrivi anche a questa scelta, che sarebbe un ulteriore passo verso la normalità. Credo che ci siano i giorni contati anche per arrivare a questo tipo di provvedimento».
Ma l’ipotesi del liberi tutti ha incassato la stroncatura del presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli: «I positivi stanno aumentando e la diminuzione dei ricoveri sta frenando. La circolazione del virus è molto alta e da oggi non ci sono più le mascherine obbligatorie e quindi la possibilità che i contagi aumentino è reale. Consiglio quindi molta prudenza, soprattutto per solidarietà nei confronti dei più fragili che potrebbero essere infettati. Il consiglio è cioè di riflettere prima di prendere decisioni di questo genere, perché al momento non ci sono le condizioni per una simile decisione».
Sulla stessa linea anche l’infettivologo Massimo Galli: «Manterrei ancora abbastanza il piede sul freno. I numeri degli ultimi giorni, a partire dai dati dell’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe, non possono infatti lasciarci tranquilli e indicano un’inversione di trend della pandemia, con i contagi e i decessi che hanno ripreso a salire. Siamo di fronte a una possibile recrudescenza della pandemia, dettata dalla variante più infettiva Omicron 5, e non siamo in grado di dire ora quale potrà essere la ricaduta sugli ospedali, quindi consiglierei cautela».
E conclude: «Si è tutti alla ricerca di un ritorno alla normalità ma i dati sono oggettivi e consigliano prudenza. Eliminare l’isolamento domiciliare per i positivi metterebbe a rischio la sicurezza dei soggetti più fragili. I dati dimostrano infatti che le ultime varianti non sono comunque innocue e chi non risponde pienamente alla vaccinazione, come appunto alcune categorie di pazienti fragili, può ammalarsi anche gravemente».
La situazione epidemiologica in Italia
Nel bollettino di ieri, giovedì 16 giugno 2022, i nuovi contagi nelle 24 ore sono stati 36.573, contro i 31.885 del giorno precedente. Le vittime sono 64, in aumento rispetto alle 48 di mercoledì. Sono 194.676 i tamponi complessivi effettuati, con un tasso di positività che schizza al 18,7%. Aumentano anche terapie intensive e ricoveri giornalieri.
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