Chiusura dello spazio aereo, blocco alle attività finanziarie di Putin e collaboratori, oltre alla sospensione del rilascio del visto per i cittadini russi. Ma l’elenco comprende anche altre sanzioni.
Alla fine anche la neutrale Svizzera ha rotto gli indugi e ha fatto proprie tutte le indicazioni in materia di sanzioni verso la Russia, applicate dall’Unione Europea.
A cominciare dal congelamento immediato del patrimonio di proprietà delle persone e delle aziende vicine al Cremlino, oltre al divieto di stipulare affari con loro.
Proprio oggi, il presidente della Confederazione elvetica, il ticinese Ignazio Cassis, ha riassunto le disposizioni adottate dalla Svizzera, che di fatto ga «copia-incollato» quelle definite dai Paesi del Vecchio Continente il 23 e 25 febbraio.
Spetterà ora al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca il compito di mettere in atto le decisioni prese dal Consiglio federale che riguardano soprattutto temi di carattere materiale e finanziario.
Le disposizioni verso Putin
Nel mirino delle sanzioni svizzere - applicate con effetto immediato - sono finite le attività finanziarie del presidente russo Vladimir Putin, del primo ministro Michail Mišustin e del ministro degli esteri Sergej Lavrov.
Blocco delle esportazioni e importazioni
Il divieto di importazione, esportazione e investimenti nei confronti della Crimea e della città di Sebastopoli in vigore già dal 2014, è stato esteso alle regioni ucraine di Doneck e Lugansk, che non sono più sotto il controllo del governo ucraino.
Chiusura dello spazio aereo
Era il punto sul quale a livello internazionale si attendeva una decisone netta anche da parte della Confederazione. A partire dalle ore 15 di oggi (lunedì 28 febbraio) la Svizzera ha disposto la chiusura dello spazio aereo svizzero per tutti i voli provenienti dalla Russia, compresi anche i voli privati con identificativo russo, ad eccezione dei voli a scopo umanitario, medico o diplomatico.
Stop ai visti
Sospeso il rilascio del visto per i cittadini russi in ingresso in Svizzera. Non solo: il Consiglio federale ha disposto il divieto di entrata nei confronti di diverse persone che hanno relazioni con la Svizzera e sono vicine al presidente Putin.
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