Il taglio delle accise introdotto dal governo sarà in vigore fino al 20 aprile, ma cosa succederà dopo? Quali saranno i prezzi di benzina, gasolio e gpl una volta che gli sconti verranno cancellati?
Il decreto Energia, approvato dal Consiglio dei ministri per ridurre gli effetti della guerra in Ucraina, è intervenuto anche sui prezzi del carburante. Introducendo un taglio delle accise e comportando uno sconto sul costo al distributore per benzina, diesel e gpl.
Il taglio delle accise ha portato a una riduzione del prezzo di benzina e gasolio di circa 30,5 centesimi: 25 centesimi in meno al litro per il taglio delle accise e altri 5,5 centesimi derivanti dall’Iva aggiuntiva sulle stesse accise.
Ma fino a quanto sarà in vigore il prezzo ridotto per il carburante? E cosa succederà da fine aprile? Il rischio è che nel giro di poche settimane si torni ai prezzi degli scorsi giorni, superiori ai 2 euro al litro, con un impatto del taglio delle accise molto ridotto. Vediamo cosa potrebbe succedere nelle prossime settimane.
A quanto ammontano le accise e fino a quando sarà in vigore il taglio
Con il taglio le accise si attestano a 478,40 euro per mille litri sulla benzina contro i precedenti 728,40. Per il gasolio invece l’attuale cifra è di 367,40 euro per mille litri contro i precedenti 617,40. La riduzione è in vigore dal 22 marzo e per un periodo di 30 giorni: gli sconti saranno quindi validi fino al 20 aprile.
Qual è il prezzo del carburante dopo il taglio delle accise
Con il taglio delle accise il prezzo di benzina e diesel doveva scendere più di quanto non sia effettivamente avvenuto, considerando che negli ultimi giorni il trend dei costi era al ribasso. Ma proprio nel giorno in cui è entrato in vigore il decreto è arrivato un nuovo rialzo dei prezzi alla pompa.
Quindi i nuovi prezzi al distributore non sono scesi di 30,5 centesimi al litro come atteso, ma solo di circa 23. La benzina, stando alla media nazionale registrata il 23 marzo, si attesta a 1,881 euro al litro in modalità self service. Per il diesel il prezzo è di 1,862 euro al litro e per il gpl siamo intorno a 0,85 euro al litro.
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Ma cosa succederà dal 21 aprile? Il decreto Taglia prezzi varato dal Cdm prevede che lo sconto sia valido solamente per 30 giorni e per ora nessun altro intervento è stato scritto nero su bianco o annunciato esplicitamente.
Si ipotizza, però, un’ulteriore misura governativa che potrebbe arrivare dopo l’approvazione del Def (atteso nella settimana del 28 marzo), come spiega Il Sole 24 Ore. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha già detto che serviranno altri interventi, ma allo stesso tempo ha chiesto una risposta europea, soprattutto per l’ambito riguardante energia e gas.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini, ha sottolineato che quello approvato la scorsa settimana non sarà l’ultimo decreto contro il caro carburanti. E nella maggioranza c’è chi, come la Lega, ha già chiesto di confermare gli sconti anche in futuro.
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Un nuovo intervento sembra quindi necessario, anche perché già oggi la riduzione prevista dal governo sembra avere un effetto limitato: basti pensare che il prezzo di benzina e gasolio, con tutto il taglio delle accise, è già più alto di quello che pagavamo al distributore non solo a inizio anno, ma persino alla fine di febbraio, neanche un mese fa. E ulteriori aumenti nelle prossime settimane non sono da escludere. Senza un nuovo intervento, quindi, il rischio è che il 21 aprile i prezzi salgano in sole 24 ore di oltre 30 centesimi al litro, tornando anche sopra i 2,1 o 2,2 euro.
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