Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato il disegno di legge per abrogare l’imposta sulla benzina a carico dei distributori. Minor carico fiscale significa rifornimento a prezzi più bassi.
Tassa sulla benzina abolita in Liguria: così i distributori possono abbassare i prezzi del carburante di qualche centesimo.
Il provvedimento, approvato dal consiglio regionale della Liguria, prevede la cancellazione dell’imposta regionale sulla benzina a carico dei distributori, con effetto retroattivo da gennaio. Ciò significa che nel mese di gennaio i distributori hanno dovuto saldare l’imposta di dicembre, mentre il saldo del mese di febbraio (che corrisponde di fatto al mese precedente) è sospeso.
Ecco cosa cambia per chi fa rifornimento.
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Liguria, abolita la tassa sulla benzina
Con 16 voti favorevoli (centrodestra) e 11 astenuti (centrosinistra e M5S), il Consiglio regionale della Liguria ha approvato il disegno di legge che abroga al tassa sulla benzina.
“Questa misura - ha spiegato il presidente della Regione Giovanni Toti - consente di diminuire, ancorché di poco, la pressione fiscale, in modo che i distributori possano abbassare il costo della benzina di 2 centesimi al litro”.
Questa novità costituisce un importante segnale da parte della Regione: “Stiamo facendo la nostra parte, continua Toti, è un cambio di passo, un segnale che speriamo possa essere condiviso anche in relazione alle accise decennali che gravano sul costo della benzina”.
Le delibera del Consiglio regionale, inoltre, ha abrogato anche la tassa automobilistica per i nuovi tir a gas naturale liquefatto (Gnl) immatricolati a partire dal primo gennaio 2021.
Abolita la tassa sulla benzina: cosa cambia?
L’abolizione della tassa sulla benzina in Liguria è un importante segnale della Regione in direzione dei consumatori: per coloro che faranno rifornimento in Liguria, infatti, il prezzo della benzina sarà più conveniente (nonostante la variazione sia di pochi centesimi).
Come ha riconosciuto il Presidente della Regione, “si tratta di una quota sicuramente contenuta rispetto all’ammontare complessivo delle tasse sul carburante, ma che va comunque a sgravare il costo della benzina, su cui pesano accise decennali”. Il risparmio per i consumatori sarà di 2 centesimi sull’attuale prezzo del carburante.
Il prezzo della benzina in Italia è tra i più alti in Europa
Il prezzo della benzina in Italia è tra i più alti in Europa, ma ciò è dovuto in particolare alle pensanti accise che gravano sui carburanti e non sulla materia grezza in sé.
Il costo della benzina, infatti, si compone di tre variabili:
- il prezzo netto del combustibile, che include anche il guadagno dei gestori della pompa;
- le accise;
- l’Iva.
Quello che paghiamo quando facciamo rifornimento al distributore, dunque, è in gran parte legato alle tasse che il nostro Paese prevede sui carburanti.
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