Tasse 2024, ecco chi potrà pagarle entro il 31 luglio senza maggiorazione

Patrizia Del Pidio

22 Novembre 2023 - 13:22

Il termine ultimo per pagare le tasse sul reddito per il 2024 slitta al 31 luglio per alcuni contribuenti. Vediamo quali sono e perché la scadenza si allunga.

Tasse 2024, ecco chi potrà pagarle entro il 31 luglio senza maggiorazione

Tasse 2024, per alcuni contribuenti la scadenza slitta al 31 luglio senza maggiorazione. Notoriamente, infatti, le tasse derivanti dalla dichiarazione dei redditi vanno versate entro il 30 giugno dell’anno di presentazione (per il prossimo anno, quindi, entro il 30 giugno 2024). Per chi paga le tasse entro il 31 luglio, con un mese di ritardo, è prevista una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interessi.

La maggiorazione sulle tasse, tra l’altro, è dovuta anche da chi versa le tasse rateizzandole da giugno a novembre e da chi le paga direttamente in busta paga dilazionate. Il concordato preventivo biennale, però, porta anche a una revisione delle scadenze per il versamento delle imposte, almeno per il primo anno di applicazione. Vediamo perché e cosa accade a chi accetta l’accordo con il Fisco per il pagamento delle tasse.

Tasse 2024 con cordato preventivo biennale

Il 2024 sarà il primo anno di applicazione del concordato preventivo biennale, l’accordo che partite Iva e professionisti possono stringere con il Fisco per stabilire in anticipo l’importo delle tasse da pagare per il biennio successivo. L’introduzione di questo nuovo istituto, però, porta inevitabilmente allo slittamento della data ultima entro cui versare le imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi per coloro che saranno interessati dalla novità.

Il versamento delle imposte, notoriamente fissato con data di termine ultimo al 30 giugno, potrà avvenire, senza maggiorazione entro il 31 luglio 2024, in base a quanto previsto dal decreto attuativo della riforma fiscale che detta le regole per il concordato preventivo biennale.

Tasse 2024 entro il 31 luglio, per quali contribuenti?

A essere interessati dallo slittamento del versamento delle tasse al 31 luglio 2024 sono tutti i contribuenti cui si applicano gli Isa, i soci e associati in regime di trasparenza e i contribuenti in regime forfettario. Questo slittamento del termine ultimo, in ogni caso, vale solo per il 2024, anno in cui il concordato preventivo debutta.

Dal 2025 in poi, invece, la data ultima di pagamento è fissata al 30 giugno e per chi versa le imposte entro il 31 luglio si applica la maggiorazione dello 0,40%.

Il concordato preventivo biennale, almeno per il 2024, ha una partenza tutta in salita visto che la necessità di fissare il termine ultimo di pagamento delle tasse al 31 luglio è dettata proprio da difficoltà organizzative. Per questo primo anno di applicazione del concordato, infatti, i contribuenti avranno pochissimo tempo per decidere se aderire o meno alla proposta formulata dal Fisco.

La scaletta del concordato preventivo

Per il 2024, infatti, il concordato preventivo biennale prevede delle date diverse da quelle che applicate, poi, negli anni successivi. Gli interessanti, infatti, riceveranno la proposta dell’Agenzia delle Entrate entro il 25 luglio e la decisione di aderire o meno è fissata al 30 luglio 2024. Sia che il contribuente aderisca, sia che non lo faccia, le tasse si dovranno pagare entro il 31 luglio, il giorno successivo.

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