Rivoluzione nel mondo delle tasse: proposte tasse mensili per gli autonomi con estensione anche ai contributi Inps e Inail. Ecco cosa sta per cambiare nel mondo delle partita Iva.
Tasse mensili per tutti, il Governo lavora alla rateizzazione mensile per tutti gli autonomi, titolari di partita Iva, per Irpef e contributi.
Alberto Gusmeroli, Presidente della X Commissione delle attività produttive, commercio e turismo, durante il 7° forum nazionale dei commercialisti ed esperti contabili ha annunciato una svolta storica: già dal 2024 potrebbe essere ampliata la platea dei contribuenti che possono pagare le tasse mensili.
La misura, ora adottata in via sperimentale solo per il secondo acconto delle tasse generalmente in scadenza al 30 novembre, potrebbe presto diventare strutturale e con un’estensione ai contributi.
Ecco cosa prevede il provvedimento allo studio del Governo che introduce tasse mensili a partire dal 2024.
Pagamento a rate mensili anche per saldo e acconto Irpef
Il decreto “Anticipi” prevede la possibilità di versare il secondo acconto Irpef a rate, in particolare la precedente scadenza al 30 novembre 2023 è posticipata al 16 gennaio 2024, è inoltre prevista la possibilità di versare l’importo in 5 rate di cui la prima in scadenza al 16 gennaio e le altre con scadenze mensili.
Si tratta di una misura sperimentale che potrebbe presto essere resa strutturale con estensione della platea dei beneficiari. In particolare si prevede di aggiungere alle 5 rate ora previste per il secondo acconto Irpef, ulteriori 7 rate per il saldo e il primo acconto in modo da possibilità da arrivare a 12 rate a cadenza mensile. Nel nuovo calendario fiscale le rate per il saldo e il primo acconto dovrebbero essere versate da giugno a dicembre.
Pagamento mensile anche per i contributi Inps e Inail
L’attuale formulazione della norma sperimentale non prevede la copertura con pagamento rateale per i contributi Inps e Inail, mentre la formulazione che dovrebbe essere adottata prevede anche l’estensione del pagamento rateale mensile per tali versamenti.
Il provvedimento allo studio del Governo prevederebbe la possibilità di estendere questa opportunità ad altri contribuenti. L’attuale disciplina prevede che possano esercitare l’opzione solo i contribuenti partita Iva con un totale di compensi e ricavi inferiore a 170.000 euro.
Con il provvedimento allo studio del Governo dovrebbe essere estesa anche la platea dei beneficiari.
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