Molti i tatuaggi “non conformi” secondo il Ministero della Salute, che allerta: “Alcuni inchiostri costituiscono serio rischio”
I tatuaggi sono un rischio? Sì secondo il Ministero della Salute, che ha individuato il tipo di colorazione alla base di molti dei problemi, pubblicando sul suo sito un’indagine condotta sulla base di una larga letteratura scientifica al riguardo.
Eppure - precisano dal dicastero - l’Italia si mostra “all’avanguardia rispetto agli altri Paesi Europei” per quel che riguarda i controlli, tanto che solo nel 2018 sono stati effettuati dai Nas più di 100 campionamenti in attività di tatuatori.
Nel Belpaese sono in 7 milioni ad avere un tatuaggio, numero che corrisponde al 13% della popolazione, con una prevalenza di donne e un’età media che resta molto bassa, tra i 35 e i 44 anni, con la scelta di segnare in maniera indelebile il proprio corpo che si concretizza per la prima volta a 25 anni.
Viste le cifre affatto irrilevanti, desta attenzione e preoccupazione l’allarme del Ministero, che ha individuato in alcune colorazioni rischi concreti di cancro.
Vediamo allora quali sono.
Tatuaggi rischio per la salute? Ecco cos’ha detto il Ministero
Dal Ministero hanno parlato di “una quota non trascurabile di tatuaggi non conformi per presenza di ammine aromatiche”.
Le tonalità più a rischio sono quelle rosse, gialle e arancioni, oltre agli “inchiostri con pigmenti azoici in generale”, ovvero un tipo di colorante organico commerciale.
In più, risultano problematici gli inchiostri cosiddetti nerofumo, identificati con l’etichetta Color Index 77266.
Più nello specifico, i 9 pigmenti considerati cancerogeni e per questo ritirati rispondono ai nomi commerciali di Black Mamba, Hot Pink, Dubai Gold, Sailor Jerry Red, Green Beret, Blue Iris, Banana Cream, Lining Green e Lining Red Light.
Il rischio è dato dall’ingresso di simili sostanze all’interno dell’organismo, fino a raggiungere strutture più profonde come gli organi interni, provocando mutazioni e quindi tumori.
Oltre alle colorazioni, poi, restano molte le problematiche legate ai tatuaggi, prevalentemente connesse alle reazioni allergiche del corpo al nichel e al mercurio, che possono portare fino a melanomi cutanei e shock anafilattici.
La buona notizia - conclude il Ministero della Salute - è che i rischi di inottemperanza a quanto stabilito possono considerarsi ridotti in Italia, che rispetto ad altri Paesi europei può appoggiarsi su un’ottima catena di controlli dei Nas, che nel 2018 hanno monitorato il settore con oltre 100 campionamenti sul luogo.
Intanto resta tuttora ferma in Parlamento la proposta di legge - targata dal deputato di Forza Italia Andrea Mandelli - che impone per i minori di 18 anni il consenso di uno dei genitori in caso di tatuaggi e piercing, e limita in ogni caso al compimento dei 14 anni la soglia d’età per sottoporsi a simili pratiche, anche in caso di autorizzazione parentale.
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