Tesla riaccende la guerra dei prezzi, ma le azioni affondano. Qual è strategia di Musk?

Tonfo delle azioni Tesla nel pre-market: Musk ha rilanciato la guerra dei prezzi delle auto elettriche, scuotendo di nuovo il mercato e le quotazioni del settore.

Nello specifico, l’azienda del miliardario ha tagliato il costo in Cina di due versioni del suo SUV Model Y di circa $1.900 ciascuna. Il prezzo di una Model Y a lungo raggio è stato ridotto di 14.000 yuan, a 299.900 yuan e anche la versione ad alte prestazioni Model Y è stata diminuita dello stesso importo, a 349.9000 yuan. Ciò equivale a un risparmio rispettivamente del 4,5% e del 3,8%.

L’effetto in Borsa non si è fatto attendere. Le azioni di Tesla sono scese anche del 2,4% nei primi scambi di New York, mentre la casa automobilistica più venduta in Cina, BYD Co., è crollata del 6,2% a Hong Kong. Le azioni Li Auto Inc., Xpeng Inc. e Leapmotor sono affondate. Negli Stati Uniti, anche Rivian Automotive Inc. e Lucid Group Inc. sono diminuite nel trading pre-mercato.

Tesla: è tonfo in Borsa dopo un altro taglio dei prezzi. Che succede?

Musk continua ad abbassare i prezzi delle sua auto in Cina per spingere l’azienda in un mercato così complesso.

Il produttore di veicoli elettrici ha modificato i prezzi in tutto il mondo nell’ultimo anno, ma soprattutto nella nazione asiatica, dove Tesla deve affrontare una forte concorrenza da parte dei produttori cinesi di auto elettriche.

I prezzi di alcuni modelli Tesla sono stati ridotti di oltre il 15% e Bloomberg News ha riferito all’inizio di quest’anno che alcune auto di fabbricazione cinese venivano vendute per il 50% in meno rispetto agli Stati Uniti e all’Europa, minacciando i profitti per alcuni dei rivali di Tesla costretti tagliare i prezzi per competere. In più, è stato anche esteso un sussidio assicurativo di 8.000 yuan per la versione base della berlina Model 3, mantenendo il vantaggio fino alla fine del prossimo mese.

“La concorrenza sui prezzi è stata e rimarrà un tema ricorrente nel mercato automobilistico cinese”, ha affermato Joanna Chen, analista automobilistico presso Bloomberg Intelligence. “Tesla sta cercando di mantenere il volume in movimento dopo che le vendite di luglio hanno mostrato il suo rallentamento nell’acquisizione di ordini senza nuovi modelli per attirare gli acquirenti cinesi”.

Nel dettaglio, le spedizioni di Tesla dal suo stabilimento cinese sono crollate del 31% a luglio, al livello più basso di quest’anno. La casa automobilistica ha anche annunciato il mese scorso che la produzione globale sarebbe diminuita nel terzo trimestre a causa dei tempi di inattività per gli aggiornamenti di fabbrica.

Mentre le consegne di veicoli plug-in in Cina sono diminuite a luglio rispetto a giugno, BYD, Li Auto e Nio Inc. hanno tutte stabilito nuovi record per le spedizioni.

L’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha avvertito il mese scorso che avrebbe proseguito con il taglio dei prezzi se i tassi di interesse fossero saliti. Diversi cicli di sconti hanno già messo a dura prova il margine di profitto lordo automobilistico dell’azienda, che è sceso al minimo di quattro anni nel secondo trimestre.

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Dopo l’ultimo rapporto sulla produzione trimestrale dell’azienda, gli analisti hanno espresso preoccupazione per la riduzione dei margini a causa dei tagli di prezzo in corso.

Le mosse di Tesla seguono quelle del marchio Zeekr di Geely Automobile Holdings Ltd., che ha abbassato i prezzi fino a 37.000 yuan la scorsa settimana, così come Zhejiang Leapmotor Technologies Ltd., che ha scontato fino a 20.000 yuan all’inizio del mese.

Tesla ha iniziato la guerra dei prezzi con un primo giro di tagli a partire dalla fine dello scorso anno che hanno reso alcuni dei suoi modelli quasi il 50% più economici rispetto agli Stati Uniti e all’Europa. L’intenzione è di proseguire, per questo il settore auto elettriche è nervoso in Borsa.