Vuoi sapere quanti soldi ti sono stati accantonati a titolo di Trattamento di fine rapporto? Ecco come scoprirlo da una lettura della busta paga.
Ogni lavoratore ha la curiosità di sapere quanti soldi ha maturato di TFR, ossia il trattamento di fine rapporto che viene erogato dall’azienda alla cessazione del contratto.
D’altronde, il TFR è un vero e proprio tesoretto a cui attingere alla fine del contratto: i soldi sono utili, ad esempio, a chi perde improvvisamente il lavoro rappresentando una sorta di paracadute nel tempo necessario per trovare un nuovo impiego. Ma vale anche per chi va in pensione, con il TFR che solitamente va a compensare il fatto che l’assegno previdenziale solitamente è più basso rispetto all’ultimo stipendio percepito.
Ecco perché è importante essere costantemente informati su quanto ammonta il TFR: d’altronde si tratta di soldi propri che il datore di lavoro si limita ad accantonare per poi liquidare una volta che, indipendentemente dalla motivazione, il rapporto di lavoro si interrompe.
In primo luogo è quindi importante conoscere le regole su come si calcola il TFR (che potete approfondire qui), per poi capire dove guardare per essere aggiornati su qual è l’importo fino a oggi maturato.
D’altronde, come vedremo di seguito, quest’ultimo passaggio non è così complicato come si potrebbe credere, in quanto le informazioni riferite al TFR maturato possono essere recuperate anche dalla busta paga.
In busta paga, infatti, viene generalmente indicato tanto l’importo di TFR maturato mensilmente quanto quello complessivo (il che è più raro), quindi per il dipendente è facile avere la situazione aggiornata. A tal proposito, ecco dove controllare per essere informati in tal senso, mentre per informazioni su altri emolumenti vi consigliamo di consultare la nostra guida su come leggere la busta paga.
Come si calcola il TFR
Il TFR viene accantonato ogni mese sulla base della retribuzione percepita. Più precisamento, per ciascun anno di lavoro si utilizza la seguente formula:
RETRIBUZIONE ANNUA / 13,5
Per quanto l’operazione matematica possa sembrare semplice, non lo è individuare l’imponibile su cui applicare il relativo divisore: nell’articolo 2120 del Codice civile viene infatti stabilito che per retribuzione utile ai fini del TFR si considerano tutte le “somme, compreso l’equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo non occasionale e con esclusione di quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese”.
Una definizione piuttosto generica, tanto che sono i Contratti collettivi a indicare quali sono le voci da considerare nel calcolo (e quali invece escludere). Solitamente comunque vengono considerati tutti gli elementi retributivi, comprese quindi anche le voci accessorie come possono essere straordinari e tredicesima (anch’essa maturata mensilmente), come pure superminimo e scatti di anzianità. E la buona notizia è che il TFR viene maturato anche nei periodi di assenza per malattia, infortunio e gravidanza.
Ma quanto viene accantonato concretamente? Ad esempio, con una RAL di 20.000 euro vengono messi da parte 1.481,48 euro lordi (il TFR è tassato) ogni anno, importo che successivamente verrà rivalutato in base al costo della vita.
Conoscere questa formula, aiuta quindi ad avere un’idea su quanto si versa annualmente, come pure su quanto è stato accantonato negli anni scorsi. Ma come fare se si vuole conoscere esattamente l’importo? Come anticipato, saper leggere la busta paga può essere un buon punto di partenza.
Dove viene indicato il TFR maturato in busta paga
Come prima cosa va detto che i cedolini della busta paga non sono tutti uguali in quanto dipende dal gestionale utilizzato da chi elabora le paghe. Potrebbe succedere quindi che le informazioni che trovate in questo articolo non valgano nel vostro caso specifico.
Possiamo comunque affermare che nella maggior parte dei casi le buste paga tendono a indicare tanto il TFR maturato mensilmente (di cui di seguito trovate le regole di calcolo) quanto quello complessivamente accreditato in azienda. Su quest’ultimo punto però va fatta una precisazione: in molti cedolini, infatti, è presente la situazione aggiornata al 31 dicembre dell’anno precedente, escludendo quindi gli ultimi mesi di lavoro. In tal caso, quindi, bisognerà aggiungere all’importo indicato tutti i ratei mensili dell’ultimo anno, così da calcolare quanto effettivamente è stato maturato.
Nel dettaglio, queste informazioni si trovano nella zona bassa del cedolino, solitamente nell’ultima riga (quella immediatamente sopra alla tabella in cui vengono riepilogati i giorni di lavoro, con il relativo orario). Sotto alla parte riguardante ferie e permessi dovreste infatti trovare la voce “Accant. TFR” che sta appunto a indicare quanto maturato nel mese di riferimento. Alcune volte immediatamente al fianco, altre invece in fondo alla riga, troviamo invece l’informazione relativa al TFR complessivamente maturato, nella quale è indicato l’importo nonché la data da prendere come riferimento.
A tal proposito è bene precisare che gli importi indicati sono da considerare al lordo delle tasse (salvo il caso in cui venga specificato che si tratta del netto): per sapere quanto effettivamente spetta, bisogna quindi applicare le dovute imposte.
Come scoprire a quanto ammonta il TFR se non è indicato in busta paga
Il problema sorge laddove in busta paga sia indicato il solo resoconto mensile, omettendo quindi l’informazione relativa a quanto complessivamente maturato.
In quel caso è semplice recuperare l’informazione di cui si ha bisogno qualora si sia optato per l’accredito in un fondo pensione, in quanto basta consultare il proprio resoconto per essere aggiornati costantemente sulla cifra accantonata.
È invece più complicato acquisire l’informazione ricercata nel caso di TFR lasciato in azienda, in quanto l’unico a poter rispondere è il vostro datore di lavoro, ed è quindi a lui che dovete rivolgervi. Questo sarà comunque obbligato a darvi una risposta, anche perché una tale informazione può essere utile a coloro che stanno valutando la possibilità di richiedere l’anticipo del TFR e vogliono avere un’idea rispetto alla somma che si può richiedere.
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