Le tre lauree da non prendere assolutamente, queste carriere spariranno secondo l’AI

Alessandro Nuzzo

24 Ottobre 2024 - 20:10

Il mondo del lavoro sta cambiando a causa dell’intelligenza artificiale e queste 3 lauree saranno presto inutili.

Le tre lauree da non prendere assolutamente, queste carriere spariranno secondo l’AI

Il mondo del lavoro sta cambiando. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, ben presto diversi lavori potrebbero non esistere più. Mansioni prima affidate alle sapienti mani e all’intelletto dell’essere umano che saranno sostituite dal lavoro di una macchina. Questo è il futuro verso cui andiamo incontro e non c’è nulla che possa fermare il progresso.

Con diverse mansioni che tra qualche anno non esisteranno più, di conseguenza anche alcuni percorsi di studi saranno inutili perché non garantiranno una crescita professionale e un ingresso nel mondo del lavoro. È molto importante quindi, per chi deve iniziare un percorso di studi universitario, conoscere quali lavori e quali lauree saranno inutili in futuro. ChatGPT ha effettuato una ricerca dettagliata e ha svelato 3 percorsi di laurea e di conseguenza 3 professioni che presto non esisteranno più. Ecco quali.

Queste 3 professioni spariranno grazie all’AI

La rivoluzione nel mondo del lavoro è appena iniziata e questi lavori tra qualche anno cesseranno di esistere perché saranno svolti dall’intelligenza artificiale. Al primo posto i lavori di contabilità e quindi la figura del contabile. La contabilità nella forma più tradizionale verrà sostituita da automatismi e software. Fatturazione, gestione delle buste paga e della contabilità: sono tutti compiti che saranno svolti da algoritmi correttamente ottimizzati che renderanno il tutto per l’azienda più efficiente, con errori ridotti al minimo, ma sopratutto più economici. I professionisti della contabilità per continuare a lavorare dovranno specializzarsi in analisi dei dati e nell’interpretazione delle informazioni finanziarie perché le mansioni operative cesseranno di esistere.

Altro settore che sarà pesantemente colpito dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale è quello delle telecomunicazioni. Con l’espansione delle comunicazioni wireless, delle reti in fibra ottica e lo sviluppo di tecnologie come il 5G, la necessità che i tecnici gestiscano cavi e connessioni fisiche è diminuita. Per questo il futuro del personale esperto nella manutenzione e installazione di reti fisiche è incerto.

Chi vuole intraprendere un percorso di studi in questo ambito deve abbandonare il lato operativo e specializzarsi più in in aree emergenti, come l’analisi dei dati, l’intelligenza artificiale applicata alle reti e la sicurezza informatica.

Terzo settore che sarà colpito è quello delle mansioni amministrative come segretarie e assistenti. I compiti che in precedenza richiedevano che una persona gestiva agende, coordinava riunioni, organizzava documenti o gestiva la corrispondenza verranno svolti da applicazioni di intelligenza artificiale, assistenti virtuali e software di produttività. Di conseguenza il ruolo del segretario o assistente cambierà e per mansioni operative non sarà più necessario. Piuttosto che concentrarsi su compiti amministrativi di routine, i neo segretari dovranno specializzarsi nella gestione dei progetti, sul coordinamento dei team virtuali e sul processo decisionale strategico.

I lavori che non saranno colpiti dall’intelligenza artificiale

Ci sono dei lavori invece che non saranno colpiti dallo sviluppo e l’avvento dell’intelligenza artificiale perché richiedono un alto grado di interazione personale e di manualità. Gli operatori sanitari o gli insegnanti ad esempio, sono lavori che non conosceranno crisi. Poi ci sono lavori con una bassa esposizione all’automazione e che richiedono manualità. Pensiamo a idraulici, elettricisti, falegnami, fabbri, lavapiatti, chi lavora nel settore tessile.

Ci sono poi anche lavori che saranno potenziati dall’avvento dell’AI. Come i bioingegneri, gli ingegneri biomedici, i matematici, gli editori.

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