Credit Suisse insegna: l’utile netto vola del 114%

La seconda trimestrale di Credit Suisse ha rivisto al rialzo anche le più rosee attese degli analisti.

A sorprendere è stato in particolar modo l’utile netto, avanzato di un impressionante 114% su quota 647 milioni di franchi svizzeri, corrispondenti a circa 559 milioni di euro.

Il risultato di periodo ha battuto le attese degli analisti a 550 milioni di franchi e ha raddoppiato le performance dello scorso anno: la seconda trimestrale del 2017 era stata archiviata da Credit Suisse con un utile netto di 303 milioni di franchi.

Sulla trimestrale di Credit Suisse l’influsso dell’investiment banking

Buono anche il dato sui ricavi, che sono aumentati del 5% su quota 5,5 miliardi di franchi. Un’ottima prestazione (così Tidjane Thiam ha definito la trimestrale di Credit Suisse), sulla quale ha influito positivamente anche l’investment banking, i cui ricavi sono balzati del 26%.

“Per il resto del 2018 continueremo a concentrarci sulla crescita del nostro wealth management franchise e chiuderemo con successo gli ultimi due trimestri della nostra ristrutturazione”,

ha affermato l’Amministratore delegato di Credit Suisse che ha inoltre speso parole cariche di ottimismo per il 2019.

L’anno, secondo quanto affermato dai vertici del colosso elvetico, sarà caratterizzato da un ulteriore miglioramento della profittabilità, da ritorni più elevati e dalla crescita di valore per gli azionisti.

La trimestrale ha permesso alle azioni Credit Suisse di avanzare in Borsa e di registrare rialzi superiori ai due punti percentuali già nei primi minuti di contrattazioni.

Eppure lo stesso istituto ha cercato di mettere in guardia sia dalle attuali tensioni geopolitiche internazionali, sia dai cambiamenti di politica monetaria in atto. Due elementi che potrebbero mettere a repentaglio la fiducia dei clienti e, di conseguenza, le ottime performance di Credit Suisse che al momento, però, si sta godendo tutta l’euforia degli investitori nel post-trimestrale.