Trump: divieto di ingresso negli USA per 90 milioni di cinesi. La proposta shock

Violetta Silvestri

16/07/2020

Trump vorrebbe vietare l’ingresso negli Stati Uniti a tutti i membri del Partito comunista cinese, ovvero a oltre 90 milioni di persone. La proposta shock entrerà mai in vigore?

Trump: divieto di ingresso negli USA per 90 milioni di cinesi. La proposta shock

La guerra USA contro Cina è talmente esasperata che Donald Trump pensa a una proposta shock: vietare l’ingresso a tutti i membri del Partito Comunista Cinese.

Un’impresa titanica se mai il divieto diventasse legge. In una nazione dominata dal partito unico, infatti, il rischio è di chiudere le frontiere statunitensi a ben oltre 90 milioni di cinesi, tutti iscritti al partito.

L’indiscrezione è trapelata dal New York Times e per ora resta solo una notizia non ufficiale. L’idea della Casa Bianca, comunque, rientra pienamente nella lotta spietata che Trump sta portando avanti contro la Cina.

Pechino ha già risposto che la proposta è patetica e se dovesse concretizzarsi ci sarebbero immediate ripercussioni contro i cittadini statunitensi.

Ma come può Trump bloccare 90 milioni di cinesi?

Trump non vuole i cinesi comunisti: stop ingresso negli USA?

Ci aveva già provato Donald Trump a limitare la libertà di ingresso dei cinesi negli USA.

La proposta di non rinnovare il visto agli studenti stranieri iscritti agli atenei statunitensi, dei quali solo 350.000 sono cinesi, non è andata a buon fine.

Ora il presidente USA ci riprova, ipotizzando un divieto davvero impattante per la Cina. La nuova legge, infatti, per ora solo una proposta tutta da confermare, impedirebbe ai membri del Partito Comunista Cinese e alle loro famiglie di visitare gli Stati Uniti e potrebbe eventualmente espellere alcune persone già nel Paese.

Anche i funzionari delle imprese statali e dell’Esercito popolare di liberazione potrebbero essere colpiti.

Secondo alcuni analisti, il presidente potrebbe utilizzare l’Immigration and Nationality Act, in base al quale i viaggiatori provenienti da un numero di Paesi prevalentemente musulmani sono stati banditi nel 2017.

Il Times, inoltre, ha sottolineato che gli Stati Uniti non sono a conoscenza di chi ufficialmente aderisce al Partito Comunista in Cina, il che renderebbe difficile l’applicazione e metterebbe in atto una sorta di “caccia alle streghe”.

La sola proposta comunque, apre a scenari curiosi e allarmanti allo stesso tempo. Con un divieto di così ampia portata, infatti, si colpirebbero personalità di un certo calibro, quali Jack Ma di Alibaba, il fondatore della compagnia di telecomunicazioni Ren Zhengfei di Huawei o celebrità come l’attrice Fan Bingbing.

USA e Cina ai ferri corti

Il clima è incandescente tra le due potenze mondiali e questa assurda proposta di Trump lo dimostra.

La scorsa settimana, la Casa Bianca ha annunciato sanzioni contro i politici cinesi che si ritiene siano responsabili di violazioni dei diritti umani contro le minoranze musulmane nello Xinjiang. Forte è anche l’interferenza di Trump nel caso Hong Kong, a difesa dei manifestanti.

Nemmeno la guerra commerciale è al sicuro. Nonostante il raggiungimento dell’accordo Fase 1, tutto potrebbe precipitare. Trump ha affermato che una Fase 2 non è nei sui interessi prioritari.

In questa cornice, l’idea shock di vietare l’ingresso a 90 milioni di comunisti cinesi sarebbe esplosiva.

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