Donald Trump è ufficialmente il candidato repubblicano delle presidenziali USA. Nel suo discorso alla convention l’inquilino della Casa Bianca ha fatto leva sulla paura per il socialismo di Biden. Il discorso di Trump in 4 punti
Le elezioni USA sono ormai entrate nel vivo. Donald Trump ha concluso la convention nazionale repubblicana del 2020, accettando per la seconda volta la nomina per la corsa alla Casa Bianca.
Il presidente in carica punta alla rielezione, nel pieno di uno dei momenti più oscuri della storia statunitense. Il mix di pandemia non ancora sotto controllo, proteste razziali esplose in violenza, economia in bilico e incerta nel prossimo futuro si sta trasformando in un quadro poco favorevole a Trump.
Tuttavia, il tycoon ha ancora le sue carte da giocare e la sfida contro il democratico Joe Biden è tutt’altro che chiusa. Nel suo discorso alla convention, il presidente ha inveito contro l’avversario, disegnando uno scenario di terrore in caso di vittoria dei democratici.
E proprio sulla paura della svolta socialista, incarnata da Biden e Sanders, sta puntando Trump, forte di una nazione culturalmente lontana dai principi etichettati come “di sinistra”. Sarò un’arma vincente?
Trump: scenario spaventoso con Biden. Il discorso in 4 punti
Osannare quanto fatto in questi 4 anni di potere alla Casa Bianca e demolire Biden mettendo paura agli statunitensi: questi gli obiettivi di Trump.
L’attuale presidente non ha usato mezzi termini per incutere terrore sulla prospettiva di un presidente democratico. La sua strategia è ormai chiara: enfatizzare lo spettro della sinistra che distruggerà gli Stati Uniti con Biden al potere.
Queste le sue parole:
“Se la sinistra prenderà il potere, demoliranno i sobborghi, confischeranno le vostre armi e nomineranno giudici che spazzeranno via il vostro Secondo Emendamento e altre libertà costituzionali. Biden può affermare di essere un alleato della Luce, ma quando si tratta della sua agenda politica quello che emerge è l’oscurità”
Nel suo discorso, il presidente ha delineato i trionfi del suo primo mandato, compresi gli accordi commerciali e un’economia forte prima del coronavirus. Trump ha fatto grandi promesse, assicurando una rapida crescita dell’occupazione e un freno all’epidemia.
Le parole del presidente possono essere sintetizzate in 4 temi chiave: l’epidemia, i successi commerciali, la pubblica sicurezza, il socialismo targato Biden-Sanders.
Epidemia
La pandemia di coronavirus ha devastato gli Stati Uniti. La nazione ha registrato 5,8 milioni di infezioni da Covid-19 e almeno 180.000 decessi, il numero più alto al mondo.
Mentre i nuovi casi hanno mostrato segni di rallentamento, il Paese continua a segnalare in media decine di migliaia al giorno. Per questo, Trump sta spingendo su vaccino e trattamenti medici innovativi, sperando di avere buone notizie a breve, prima di novembre.
Giorni fa ha annunciato il via libera all’uso del plasma dei guariti sui malati COVID in caso emergenziale, non senza suscitare polemiche sull’esaltazione di una cura non del tutto ufficiale.
Nel discorso ha sottolineato che:
“Stiamo erogando terapie salvavita e produrremo un vaccino entro la fine dell’anno, o forse anche prima. Sconfiggeremo il virus, porremo fine alla pandemia e ne usciremo più forti che mai.”
Inoltre, ha insistito sul fatto che gli USA hanno il tasso di mortalità più basso del mondo, ingannando sul fatto che si collocano comunque tra i peggiori Stati in termini di decessi come percentuale della popolazione.
Socialismo Biden-Sanders
Cavalcare l’onda della paura di una svolta socialista che gli USA subirebbero con la vittoria di Biden appoggiato da Sanders è una delle strategie vincenti di Trump.
Nel suo discorso alla convention ha affermato che:
“Non commettere errori, se dai il potere a Joe Biden, la sinistra radicale smantellerà i dipartimenti di polizia in tutta l’America. Faranno sembrare ogni città come Portland, Oregon, gestita dai Democratici. Nessuno sarà al sicuro nell’America di Biden.”
Non solo, Trump ha alimentato anche lo spettro del socialismo dipingendo Biden come il demolitore della produzione americana di petrolio, carbone, scisto e gas naturale e delle economie di Pennsylvania, Ohio, Texas, North Dakota, Oklahoma, Colorado e New Mexico.
In conclusione: “Biden è un cavallo di Troia del socialismo e Sanders un marxista stravagante”.
Politica commerciale
L’attuale presidente ha rivendicato i suoi successi in campo commerciale, come il rinnovo dell’accordo con il Messico e il Canada e la politica nei confronti della Cina.
Questo l’elogio del suo operato:
“Ho posto fine all’incubo NAFTA e ho firmato il nuovissimo accordo USA-Messico-Canada. Ora le aziende automobilistiche e altri stanno costruendo i loro stabilimenti e fabbriche in America, senza licenziare i loro dipendenti e senza abbandonarci”
Inoltre,Trump ha nuovamente inveito contro Biden, che “ha sostenuto l’ingresso della Cina nell’Organizzazione mondiale del commercio, uno dei più grandi disastri economici di tutti i tempi.”
Sicurezza pubblica
Tema caldo in questi giorni infuocati per le proteste sul razzismo e contro la polizia è la pubblica sicurezza. Dopo che Pence ha rilanciato lo slogan “Ordine e legge”, anche Trump ha puntato sul pugno duro.
Il presidente, in realtà, si è concentrato più sugli eventi, inquadrandoli come un pericolo per la sicurezza pubblica, che su soluzioni per ridurre l’uso eccessivo della forza da parte delle forze dell’ordine.
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