Dinanzi a Macron, Trump ha ipotizzato quando finirà la guerra in Ucraina, ma serviranno soldati europei per far rispettare il cessate il fuoco: ecco chi manderà proprie truppe, l’Italia ci sarà?
Quando finirà la guerra in Ucraina? Una domanda questa che da tre anni serpeggia in tutto il mondo, visti i tanti morti su entrambi i fronti e il rischio che questo conflitto possa allargarsi coinvolgendo direttamente anche la Nato.
Dopo tre anni di sostanziale immobilismo da parte dell’Occidente, che si è limitato a fornire all’Ucraina soldi e armi senza mai intessere delle vere e proprie trattative diplomatiche, anzi mettendo zizzania quando in Turchia un accordo sembrava essere vicino dopo solo due mesi di guerra, adesso Donald Trump ha fretta di arrivare al più presto a un cessate il fuoco.
“La mia missione e il mio mandato sono di porre fine a questa guerra abominevole. Potremmo pensare di inviare forze europee per mantenere la pace, sarebbe ottimo inviare peacekeeper - ha spiegato Donald Trump durante la visita di Emmanuel Macron a Washington -. I paesi europei saranno coinvolti, noi forniremo sostegno? Sì, ma non ci sarà granché bisogno. Ci stiamo avvicinando a una soluzione e dovremmo essere in grado di raggiungere presto un accordo”.
Soprattutto Trump ha dichiarato che “la guerra potrebbe finire in settimane se saremo intelligenti”, con il presidente americano che presto potrebbe volare direttamente a Mosca per dare l’accelerata definitiva a queste trattative tra Usa e Russia.
Il piano di pace di Trump però non piace a Volodymyr Zelensky - l’Ucraina perderebbe i territori ora in mano alla Russia e dovrebbe cedere sine die terre rare, gas, petrolio, porti e altri infrastrutture agli Stati Uniti per ripagare gli aiuti ricevuti -, ma l’ex attore dovrà per forza fare abiura di tutti i suoi proclami passati per poi uscire di scena quando ci saranno le elezioni (qui i veri sondaggi).
L’Europa invece è ancora frastornata di fronte alla determinazione di Trump nel far finire questa guerra a tutti i costi, anche a prezzo di fare molte concessioni alla Russia che non a caso appare ben disposta a trattare con Washington.
Soprattutto c’è una domanda a cui ancora non è stata data piena risposta: chi dovrà fornire i soldati da inviare in Ucraina a garanzia della pace? Vediamo allora i Paesi che si sono detti pronti a mandare proprie truppe e qual è la posizione dell’Italia.
leggi anche
Trump avrebbe dato all’Ucraina tre settimane per «arrendersi». Minaccia di ritirarsi dall’Europa

Chi manderà soldati in Ucraina per far finire la guerra?
Un parte del piano di Trump per far finire la guerra riguarda l’invio di un contingente militare in Ucraina per far rispettare un eventuale cessate il fuoco con la Russia e mantenere la stabilità nella regione, un’operazione definita di peacekeeping.
Stando a quanto riportato dall’Associated Press, questa operazione starebbe prendendo forma gradualmente, ma ha acquisito particolare rilevanza nelle ultime settimane a causa delle preoccupazioni che Donald Trump possa raggiungere una sorta di “accordo rapido” con Vladimir Putin senza tenere conto degli interessi dei Paesi europei e dell’Ucraina.
I leader europei così starebbero discutendo su cosa fare, con Emmanuel Macron che ha fatto intendere che la Francia sarebbe pronta a inviare propri soldati in Ucraina per mantenere la pace: stando a quanto si apprende, il contingente dovrebbe essere formato da 25-30.000 unità.
Lo scorso 16 febbraio il primo ministro britannico Kier Starmer ha annunciato la disponibilità del Regno Unito a schierare truppe di Sua Maestà in Ucraina in base a un accordo internazionale.
Secondo diverse fonti, sarebbero almeno 12 i Paesi coinvolti nelle discussioni: oltre a Francia e Regno Unito, anche Polonia, Paesi Bassi, Germania e gli Stati nordici compresi quelli baltici.
E l’Italia? Le ultime notizie descrivono Giorgia Meloni pronta a fare la sua parte, ma Matteo Salvini subito ha dichiarato via social un perentorio “nessun soldato italiano in Ucraina”.
Da buoni italiani però avremmo pronta già la soluzione: posizionare soldati e armi e lungo raggio in Romania per “coprire” le truppe europee impegnate nella missione di peacekeeping, salvando così le apparenze senza far mancare il proprio apporto all’operazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA