Con molte Borse chiuse per la Pasqua, i riflettori oggi si accendono sui dati Usa riguardanti la disoccupazione. Perché i risultati sono molto attesi e cosa può cambiare per Fed e finanza globale,
I riflettori si accendono sugli Usa e sul rapporto sull’occupazione oggi: quale messaggi stanno per arrivare nei mercati?
Il dato è molto atteso e importante per capire fino a che punto l’economia più importante del mondo sta davvero risentendo della politica aggressiva sui tassi della Fed. E, soprattutto, per cercare di intuire le prossime mosse della banca centrale Usa, mentre trader e analisti cominciano a scommettere su una pausa nei rialzi del costo del denaro.
Le turbolenze bancarie e alcuni cenni di un’inflazione in calo, oltre a indicazioni di un inizio di rallentamento per gli Stati Uniti, rendono più verosimile una Fed meno falco. Il tasso di disoccupazione atteso per le 14.30 italiane offrirà uno spunto.
Con Wall Street e le principali Borse europee (anche italiana) chiuse per il Venerdì Santo di Pasqua, l’attenzione è tutta per il Calendario economico.
Usa sotto i riflettori: cosa sveleranno i dati sul lavoro?
Secondo alcune considerazioni riportate in una analisi di Reuters, l’economia statunitense ha probabilmente continuato a produrre occupazione a ritmo serrato a marzo, anche se il mercato del lavoro sta perdendo lucentezza a causa degli aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve che smorzano la domanda.
Il rapporto sull’occupazione di oggi, che dovrebbe anche mostrare il tasso di disoccupazione invariato al 3,6% e moderati aumenti salariali il mese scorso, sarà valutato attentamente dai funzionari della banca centrale degli Stati Uniti mentre riflettono se fermare il loro più veloce tasso ciclo escursionistico dal 1980.
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Come per i dati economici più recenti, sarebbe troppo presto perché lo stress dei mercati finanziari, innescato dal fallimento di due banche regionali statunitensi a marzo, comparisse nel rapporto sull’occupazione.
“Stiamo ancora osservando numeri che sono ancora piuttosto forti”, ha affermato Sarah House, economista di Wells Fargo. “Abbiamo ancora a che fare con un’inflazione tremenda. La Fed probabilmente salirà di nuovo a maggio, ma ci aspettiamo che questo sia l’ultimo aumento di questo ciclo”.
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Oggi sarà svelato anche il rapporto sulle buste paga del settore non agricolo, che dovrebbe mostrare assunzioni rallentate a 230.000 posti di lavoro, ancora forti a marzo. Poiché gli investitori hanno valutato in modo aggressivo i tagli dei tassi quest’anno, un numero di buste paga «troppo caldo» minerebbe tali aspettative, mentre un rapporto «troppo freddo» aumenterebbe le preoccupazioni per un atterraggio duro.
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