Bonus fiscali, riduzione dei contributi da versare e altre agevolazioni in scadenza entro il 28 febbraio 2024. Ecco cosa fare per non perdere le opportunità.
Il 28 febbraio quest’anno, come lo scorso anno, è una data importante per diverse scadenze che permettono di usufruire di bonus e agevolazioni. Ecco perché è bene ricordare questa data ultima che consente di non perdere tanti benefici a livello economico. Entro questa data vanno presentate alcune domande e dichiarazioni che concento di fruire di bonus, crediti di imposta, sconti sui contributi e aiuti statali. Ma entriamo nel dettaglio e vediamo, innanzitutto chi interessa e chi deve fare presto per non perdere un’occasione.
Riduzione contributi INPS per contribuenti forfettari
La domanda per richiedere la riduzione contributi INPS per i contribuenti forfettari scade, come di consueto il 28 febbraio. E anche nel 2024 la data ultima è il 28 febbraio 2023 per presentare domanda e ottenere la riduzione dei contributi di cui possono beneficiare i contribuenti che ricadono nel regime forfettario.
I nuovi forfettari che non presentano la domanda entro la fine di febbraio, pagheranno i contributi per intero e non ridotti del 35% come previsto per chi ricade in questo regime e fa richiesta della riduzione.
Per chi ha già presentato la domanda negli anni passati non è necessario presentarla di nuovo. La scadenza del 28 febbraio 2024, quindi riguarda solo chi ha intrapreso una nuova attività nel 2023, chi inizia una nuova attività nel 2024 e chi passa, nel 2024, dal regime ordinario a quello forfettario.
Bonus acqua potabile per spese 2023
Per le spese sostenute nel 2023, il 28 febbraio 2024 è la data ultima per chiedere il bonus acqua potabile. E’ necessario entro la fine del mese comunicare all’Agenzia delle Entrate tutti i costi che si sono sostenuti nel 2023 per aver diritto al credito d’imposta riconosciuto dal bonus.
Ricordiamo che le spese che concorrono al bonus sono quelle per l’acquisto e installazioni di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare nell’acqua potabile. Lo scopo è quello di migliorare la qualità dell’acqua erogata dagli acquedotti per favorire il consumo dell’acqua di rubinetto rispetto a quella comperata in bottiglia.
Il Bonus consiste in un massimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 5.000 euro per gli immobili destinati ad attività commerciali.
Assegno unico figli
Anche se non si tratta propriamente di una scadenza incalzante, per chi rinnova l’Isee entro il 28 febbraio 2024 l’assegno unico continuerà a essere calcolato sull’Isee aggiornato a partire da marzo. In caso contrario dal mese di marzo sarà erogata la somma base fino al rinnovo dell’Isee.
Ma come dicevamo non è un scadenza urgente visto che se si rinnova l’Isee entro il 30 giugno saranno corrisposti gli interessi della somma realmente spettante proprio a partire da marzo e, quindi, in realtà non si perderà nulla. Per chi rinnoverà l’Isee, invece, dopo il 30 giugno non ci sarà diritto agli arretrati.
Pensione scuola
Entro il 28 febbraio va presentata la domanda di cessazione dal servizio per i dipendenti del comparto scuola che devono pensionarsi il 1 settembre 2024 con una delle misure previste dalla Legge di bilancio 2024 e nello specifico la pensione anticipata flessibile quota 103 e Opzione donna.
Ricordiamo che per accedere alla pensione con Ape sociale prorogata nel 2024 la domanda di cessazione va presentata in versione cartacea entro il 31 agosto 2024 al proprio dirigente scolastico, dopo aver ricevuto dall’Inps il riconoscimento del beneficio.
Inoltre sempre entro il 28 febbraio devono presentare domanda di cessazione dal servizio i dirigenti scolastici che devono accedere alla pensione il 1 settembre 2024.
Dichiarazione dei redditi tardiva
Anche se non si tratta propriamente di un bonus o un’agevolazione ricordiamo che entro il 28 febbraio 2024 è ancora possibile presentare la dichiarazione dei redditi 2023 con il modello Redditi tardivo. Se si presentala dichiarazione entro questa data sono previste sanzioni minime e non si incorre nell’omessa dichiarazione che, però, scatta per tutte le dichiarazione 2023 presentate dopo il 28 febbraio 2024.
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