Il generale britannico Richard Barrons è convinto che l’Ucraina può arrivare alla vittoria entro il 2025, ma a oggi tutto farebbe pensare che la guerra finirà nei prossimi mesi.
La guerra in Ucraina si sta trascinando da oltre un anno e mezzo senza che ci siano grossi scossoni sul campo di battaglia. In questa situazione la propaganda - in pieno stile novecentesco - può essere un’arma utile al pari di missili o carri armati di ultima generazione.
Così dopo le perplessità in merito a una possibile vittoria dell’Ucraina espresse dagli 007 americani e da Stian Jensen, il numero due della Nato, ecco che negli ultimi giorni in Occidente sarebbe in atto una sorta di controcanto per cercare di annacquare i toni pessimisti delle scorse settimane.
Intervistato dal Financial Times, il generale britannico in congedo Richard Barrons, a capo del Comando strategico del Regno Unito tra il 2013 e il 2016, ha dichiarato che l’Ucraina non può vincere la guerra contro la Russia ora ma la vittoria è possibile entro il 2025.
“L’attuale controffensiva non caccerà la Russia dal territorio ucraino ed è improbabile che sia possibile dimezzare l’area occupata prima dell’inverno - ha spiegato Barrons -. Tuttavia le truppe di Kiev hanno superato la prima di tre linee difensive russe nel Sud dell’Ucraina e le forze di Mosca sono troppo estese, stanche e a corto di riserve. Se non si arrendono, ci vorrà ancora molto tempo”.
Il generale in congedo però ha sottolineato anche che l’Ucraina “ha bisogno di altri sistemi di difesa aerea e di mezzi per lo sminamento, inoltre il problema del rifornimento di munizioni è stato risolto solo parzialmente”, e che le forniture di munizioni dai Paesi occidentali non aumenteranno “almeno fino alla metà del 2024”.
Solamente tra poco meno di un anno secondo Barrons l’Ucraina potrebbe avere la capacità di dare una “svolta” alle sue capacità offensive; peccato però che a metà 2024 la guerra con ogni probabilità sarà finita già da diversi mesi.
Guerra in Ucraina: quello che Barrons ignora
Richard Barrons senza dubbio ha una lunga esperienza militare e conosce bene i meccanismi di una guerra, ma nella sua analisi sembrerebbe non tenere conto di diversi fattori. Il primo è che a Sud, nella zona di Zaporizhzhia, gli ucraini avrebbero sfondato la prima linea difensiva russa fermandosi però subito dopo, visto che di fronte a loro hanno trovato altri due sbarramenti fortificati.
Tre mesi dopo l’inizio della controffensiva, l’Ucraina ha fatto segnare il primo punto a suo favore ma pagando un altissimo prezzo in termini di vite umane; se per Barrons la Russia sarebbe a corto di riserve, Kiev allora starebbe messa molto peggio vista la differenza di popolazione tra i due Paesi.
In più il generale ha dichiarato che l’Ucraina non riceverà maggiori munizioni prima della metà del 2024, data in cui dovrebbero essere utilizzabili anche gli F-16 stando alle stime fatte da Kiev. Questo significherebbe altri lunghi mesi di guerra d’attrito senza significativi risultati sul campo, se non il tragico bagno di sangue per entrambi gli eserciti.
Non ce ne voglia Barrons, ma il sentore è che ora l’Ucraina stia mettendo in campo il massimo sforzo per avanzare a Sud, con lo scopo di riconquistare più terreno possibile prima dell’inizio delle trattative diplomatiche in autunno.
Congelare la guerra tenendo la Crimea a tiro dei missili, questo potrebbe essere il più realistico obiettivo per Volodymyr Zelensky visto che, a inizio anno, prenderà il via Oltreoceano una campagna elettorale - in vista delle elezioni Usa 2024 - che Joe Biden non potrà permettersi di affrontare con un conflitto ancora in corso.
A metà 2024, per non parlare del 2025, la guerra in Ucraina più che finita potrebbe essere “sospesa” sine die lasciando alla Russia il controllo dei territori occupati - o di una parte di essi - e fornendo a Kiev ampie garanzie di sicurezza in caso di una nuova invasione russa.
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