L’Onu lancia l’allarme: «Il rischio di un grande conflitto è reale». E intanto 400 militari italiani sarebbero già in campo e 1000 sono pronti a schierarsi. Entriamo nel dettaglio.
Crisi Russia-Ucraina, rischio guerra reale. Si alza la tensione in Ucraina dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato di aver riconosciuto l’indipendenza del Donbass, inviando truppe per una missione (formalmente) di peacekeeping nella regione.
L’Unione europea sta lavorando a un pacchetto di sanzioni che, secondo il cancelliere tedesco Olaf Scholz, «saranno massicce e robuste». E la Germania dà subito un segnale forte sospendendo temporaneamente uno dei progetti su cui ha maggiori interessi economici: il gasdotto Nord Stream 2.
Il presidente Usa Joe Biden lancia l’allarme: «È l’inizio di un’invasione». E 400 militari italiani sono già in campo. Entriamo nel dettaglio.
400 militari italiani già in campo e 1000 in attesa
Sale la tensione tra Ucraina e Mosca. Come riporta il Messaggero, 400 militari italiani sono già in campo e 1000 sono pronti a schierarsi. Tra alpini, bersaglieri e i nuovi specialisti della cyberguerra. Le forze armate italiane sono pronte a fare la loro parte nell’ambito dello schieramento della Nato. Schieramento che si è rafforzato con il peggioramento dei rapporti tra Russia e Ucraina.
Al termine del’incontro della Nato a Bruxelles, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha spiegato: «È necessario rafforzare la deterrenza per favorire un vero dialogo costruttivo. Sarà essenziale, pertanto, mantenere alta l’attenzione e il livello di cooperazione con gli alleati».
E continua: «Dall’incontro esce un messaggio molto chiaro di determinazione e coesione dell’alleanza. Abbiamo discusso dell’implementazione di misure nell’Europa orientale e sud orientale e della disponibilità di alcuni paesi ad ospitare tali misure. L’Italia come sempre, in pieno spirito di solidarietà, continuerà a fare la sua parte ed è pronta a rafforzare, a seguito delle decisioni che saranno assunte in ambito Nato, il proprio contributo alla postura di deterrenza nel fianco est e sud-est, chiaramente previa autorizzazione parlamentare».
Il nostro impegno in Ucraina, ha spiegato Guerini, si andrebbe ad aggiungere ai contributi della Difesa italiana già in corso nell’operazione Enhanced Forward Presence in Lettonia, «nelle incrementate attività navali e in quelle di air policing».
Russia-Ucraina, la posizione dell’Onu
«Le prossime ore e giorni saranno critici. Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi». Ad affermarlo, il sottosegretario agli affari politici dell’Onu Rosemary Dicarlo, alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina.
Dicarlo ha assicurato «il pieno impegno del segretario generale a lavorare per una soluzione diplomatica dell’attuale crisi». E conclude: «Ci rammarichiamo anche per l’ordine di schierare truppe russe nell’Ucraina orientale, come riferito in una missione di mantenimento della pace».
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