Le irregolarità formali messe in atto dalle banche nei contratti di finanziamento sono una grande opportunità per i debitori.
Si tratta di un suggerimento atipico che nessun professore di Economia o di Diritto si curerebbe di fornirvi e di fronte al quale probabilmente arriccerebbe il naso, infastidito dalla semplificazione espositiva. Un consiglio che, in oltre dieci anni, ha salvato comunque tante famiglie e tante aziende dal rischio di perdere gli immobili posti a garanzia dei mutui ricevuti.
Si tratta di una strategia di difesa che si basa sul combinato disposto “magistratura lenta + calendar provisioning” che fornisce ai tanti debitori uno strumento utile per affrontare una situazione di criticità, soprattutto in relazione a quelle condizioni limite in cui, ignari delle vessazioni subite, si sentono come stritolati dalle spire di un sistema che non lascia respiro. Andiamo con ordine.
Con delle regole definite in sede europea tra il 2016 e il 2018, ma entrate in vigore solo il 1° gennaio 2021, dopo un deciso e lungo ostruzionismo degli istituti di credito, la Banca centrale europea (Bce) ha obbligato le banche a “svalutare completamente” in tre anni i crediti deteriorati non assistiti da garanzia ipotecaria e in sette/nove anni quelli coperti da ipoteche. Tutto questo per una sorta di operazione trasparenza rispetto ai bilanci degli istituti. [...]
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