Il mercato dei token non fungibili ora vale 11,3 miliardi di dollari, ma gli analisti prevedono che fra dieci anni possa essere di 232 miliardi di dollari
Si è da poco celebrato il primo NFT Day: il 20 settembre, data simbolo scelta per commemorare il giorno in cui l’allora CTO di Dapper Labs, Dieter Shirley (correva l’anno 2017) pubblicò ERC-721, il protocollo alla base degli NFT, coniando di fatto il termine “token non fungibile”.
Da quel 20 settembre del 2017, la tecnologia è cresciuta fino a diventare all’inizio dell’anno un’industria da 11,3 miliardi di dollari.
Alla prima edizione (c’è già la promessa di ripeterlo nel 2023), hanno partecipato varie realtà, fra blockchain e aziende: a16z, Animoca Brands, BuildSpace, Coinbase NFT, CryptoSlam!, Sapper Labs, Flow, Gaua, LearnWeb3, MAtrix World, Metaverse HQ; OpeSea, Rarible, Ripple, TheFirstMint, Tokenproof, e XRP Ledger.
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A differenza di altri media digitali, un NFT è in grado di dimostrare la proprietà di un bene unico, che spesso prende la forma di oggetti da collezione digitali, musica, arte, avatar, vestiti o persino mondi virtuali.
Ma un NFT può anche essere legato a esperienze e valori esclusivi a cui solo il possessore del token può accedere: un biglietto di uno spettacolo, merchandising, lotterie, servizi in loco durante gli eventi.
Dato che sono risorse digitali su una blockchain, gli NFT possono essere tracciati e la loro autenticità può essere verificata indipendentemente dall’emittente.
NFT: +33,7% all’anno
La dimensione del mercato dei token non fungibili, dicevamo, è stata valutata a 11,32 miliardi di dollari a fine 2021 e la società di analisi e ricerche indo-americana (con sedi a Pune e nel Delaware) Verified Market Research prevede che sfiorerà i 232 miliardi di dollari entro il 2030, il che significa che crescerà mantenendo un CAGR (compound annual growth rate) del 33,7%.
La crescente domanda di NFT, per VMR, va ricondotta alla loro particolarità, individualità e trasparenza: gli NFT non sono distribuibili e non possono essere condivisi da più proprietari, il che protegge i clienti dalla contraffazione.
Alimentano il mercato anche il fatto che i token non fungibili sono risorse digitali facilmente scambiabili e che l’NFT non esiste solo nello spazio digitale, ma può anche rappresentare qualsiasi forma di risorsa fisica, operando come una sorta di «gemello digitale» con tutto ciò che esiste nel mondo reale e consentendo di possedere e scambiare cose tangibili sui mercati digitali.
La certezza della proprietà è proprio una delle componenti importanti che definiscono qualsiasi NFT e secondo l’analista, con il consolidarsi delle economie digitali c’è una buona probabilità che gli NFT svolgano un ruolo centrale nell’unire mondo digitale e quello fisico.
Fra dei motivi principali dell’aumento esponenziale della domanda di NFT, secondo Verified Market Research c’è il fatto che gli NFT hanno ampliato i propri orizzonti oltre la musica, i film e gli sport, per includere altri settori come il metaverso e i giochi.
Enjin, viene fatto notare a mo’ di esempio, è stata una delle prime grandi aziende del gaming a combinare la tecnologia blockchain con la sua infrastruttura e ad emettere ENJ, criptovaluta di gioco ufficialmente autorizzata per l’utilizzo in Giappone.
Trasformando le risorse di gioco in NFT, i giocatori possono anche generare denaro : il fenomeno del Play to Earn è sempre sotto osservazione, ma c’è già chi giudica il mercato molto promettente.
La stessa Axie Infinity, ossia il fenomeno di spicco di questo segmento, ha registrato un’impennata nella crescita degli utenti nelle Filippine dopo aver fornito ai giocatori una fonte di denaro alternativa durante la pandemia.
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In termini di dimensioni del mercato, è probabile che le Americhe forniscano il maggior contributo al mercato mondiale dei token non fungibili.
L’americana OpenSea non richiede una commissione per coniare NFT, a differenza di altre piattaforme. Allo stesso tempo, è probabile che l’aumento del numero di artisti che generano opere d’arte digitale in nazioni come gli Stati Uniti e il Canada alimenterà la crescita del mercato.
Ma sarà il mercato dell’area Asia Pacifico a crescere al ritmo più rapido. Si prevede, infatti che il crescente utilizzo di criptovalute nei paesi dell’area favorirà la crescita industriale della regione, al pari dell’aumento del numero di aziende che sviluppano piattaforme per il metaverso.
Secondo l’analista i protagonisti del mercato globale dei token non fungibili sono Cloudflare, Gemini Trust, OpenSea, Semidot Infotech, Dapper Labs, The Sandbox, Axie Infinity, Rarible, Art Blocks, Foundation, Superrare, Mintbase, Larva Labs, Appdupe, CryptoKitties, Sorare, Yellow Heart, Onchain Labs, Solanart, Gala Games.
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