UniCredit, parla Orcel: le prossime mosse su Banco BPM e Commerzbank

Laura Naka Antonelli

20 Marzo 2025 - 07:44

Andrea Orcel, numero uno di UniCredit, illustra la strategia sulle due prede Banco BPM e Commerzbank. Occhio alle azioni a Piazza Affari.

UniCredit, parla Orcel: le prossime mosse su Banco BPM e Commerzbank

Nuovo capitolo dell’odissea di Piazza Affari UniCredit- Banco BPM. In evidenza, in occasione dell’evento Morgan Stanley European Financials Conference 2025 non solo le dichiarazioni che il numero uno di Mediobanca Alberto Nagel ha rilasciato sull’Offerta pubblica di scambio lanciata da MPS-Monte dei Paschi di Siena su Piazzetta Cuccia, con l’ennesimo no all’offerta di Siena.

A prendere la parola durante la conferenza è stato anche il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, interpellato dai giornalisti su cosa intende fare riguardo alla OPS che ha proposto a Piazza Meda: altra OPS che si è scontrata contro il no della preda messa nel mirino. E su quali saranno le prossime mosse sull’altra partita aperta su Commerzbank, seconda banca tedesca.

OPS Banco BPM, Orcel: mai escluso opzione di alzare il prezzo. Ma attenti a questa condizione

Orcel ha confermato di non avere alcuna fretta di alzare la posta sul Banco, non escludendo allo stesso tempo la possibilità di mettere nel piatto qualcosa in più: “Siamo stati abbastanza aperti a dire che, allo stesso modo in cui non facciamo qualcosa che distrugge il valore, facciamo qualcosa che aggiunge valore ”. Ovvero? Ovvero, se UniCredit riterrà che Banco BPM - che nel frattempo sta portando avanti l’OPA lanciata sulla società del risparmio gestito Anima - presenterà più valore, allora l’aumento del prezzo dell’OPS sarà una eventualità da considerare. D’altronde, ha ricordato Orcel, non abbiamo mai escluso” un aumento del prezzo.

Di tempo per fare le opportune valutazioni, tuttavia, ce n’è ancora, visto che il nodo cruciale non è cambiato: l’autorizzazione all’utilizzo del Danish Compromise nell’OPA su Anima che Banco BPM è convinta di riuscire a ottenere dalla BCE ma che, finora, non si è ancora palesata.

Nodo da sciogliere a tutti i costi, ha ricordato il numero uno di UniCredit, in quanto se il Danish Compromise potrà essere utilizzato, allora la transazione del Banco presenterà “un ritorno sull’investimento superiore al 15%”, consumando “pochissimo capitale, poche centinaia”. Del tutto diversa sarà la situazione, se BAMI non potrà far ricorso a questa agevolazione contabile.

In quel caso, infatti, il ritorno sull’investimento sarà pari all’11% e si consumeranno “miliardi di capitale”. Risultato? Semplice: quanto si acquisterà sarà “ molto meno capitalizzato di quello che si aveva all’inizio ”: un elemento che necessariamente non sarà positivo, “ma negativo”.

Per quanto riguarda le autorizzazioni che consentiranno a UniCredit di procedere per lanciare l’OPS su Banco BPM, Orcel ha detto di stimare che le risposte delle autorità arriveranno “verso la fine di questo mese, inizio del prossimo”, prevedendo che il periodo dell’offerta sarà compreso “tra la prima settimana di giugno e l’inizio di luglio”. Il banchiere non ha dunque escluso la possibilità di rivedere i termini così come anche di “ritirare del tutto l’operazione fino a due giorni prima della chiusura”.

Commerzbank? Bisogna avere pazienza, posso aspettare fino al 2027

Sull’altro dossier aperto, ovvero quello su Commerzbank, “occorre avere pazienza”. D’altronde, il via libera della BCE a salire fino al 29,9% non è sufficiente. UniCredit deve ricevere anche l’ok dell’Antitrust tedesco. Le autorizzazioni necessarie a portare avanti la partita sulla seconda banca tedesca potrebbero arrivare solo “all’estate o all’inizio dell’autunno”.

Inoltre, se la preda Commerzbank si confermerà ancora recalcitrante, Orcel potrebbe decidere di aspettare addirittura fino al 2027, come ha detto lui stesso. “Posso aspettare fino alla fine del periodo del 2027”.

Tra l’altro ora c’è anche la questione del prezzo, visto che le azioni Commerzbank hanno raddoppiato il loro valore da quando l’istituto tedesco è finito nel mirino di Piazza Gae Aulenti. E questo significa che UniCredit, parola di Orcel, potrebbe decidere alla fine anche di “vendere esercitando le opzioni put e restituire il capitale ai nostri azionisti ”.

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