USA, 5 segnali che la recessione è vicina

Sono ormai molti mesi che si parla di un possibile ingresso in recessione da parte degli Stati Uniti. Ma come si prevede (e possibilmente previene) una recessione? Ecco una lista di cinque segnali che, in questo momento e per quanto riguarda gli USA, lampeggiano di rosso.

Mercato Bond

L’indicatore più famoso, nonché il più discusso, è la curva dei rendimenti invertita, condizione in cui i rendimenti a breve termine sono più alti di quelli a lungo termine. Il rendimento del bond a 10 anni è caduto diverse volte sotto quello a 2 anni dal 14 Agosto a questa parte.

In un mercato sano, i bond a lungo termine hanno tassi più alti di quelli a breve termine, e quando ciò non avviene storicamente si dà per buono che questo sia un segnale di recessione: tale condizione ha infatti preceduto le ultime sette recessioni degli Stati Uniti.

Andamento del Pil

Il Pil statunitense sta rallentando. Nel Q2, l’economia USA si è espansa del 2%, contro il 3% del periodo precedente. I dati sono stati diffusi la settimana scorsa dal Ministero del Commercio. Si tratta del risultato più basso dal quarto trimestre del 2018.

Profitti aziendali

Le stime sui profitti aziendali sono calate drasticamente quest’anno. Lo scorso Dicembre, gli analisti avevano previsto una crescita per S&P 500 del 7,6%, mentre adesso supera di poco il 2,3%.

Contrazione del manifatturiero

Uno degli indicatori più evidenti è quello del manifatturiero, la cui crescita è ai livelli più bassi da 10 anni a questa parte. L’indice dei purchasing managers ad Agosto è sceso a 49.9, sotto la soglia neutrale del 50.0 per la prima volta da Settembre 2009.

Prezzi di rame e oro

L’andamento dei prezzi di rame e oro sono - per ragioni opposte - dei barometri della salute economica di un Paese. Il prezzo del primo, utilizzato nell’edilizia domestica e commerciale, è sceso del 13%. Quello del secondo, rifugio in tempi d’incertezza, è volato del 20% dal Maggio scorso.