Scene di violenza e centinaia di arresti nell’università americane: negli Stati Uniti le proteste pro Palestina sembrerebbero essere fuori controllo.
Manifestazioni pro Palestina, sono un migliaio le persone arrestate negli Stati Uniti con le proteste che Oltreoceano sono in corso in ben 41 università sparse in tutto il Paese, da New York alla California passando per l’Arizona e l’Oregon.
Da settimane negli Stati Uniti gli studenti universitari sono in grande agitazione, tra arresti di massa da parte della polizia e scene di violenza come nel caso dell’UCLA dove dei manifestanti pro Israele avrebbero attaccato quelli solidali alla Palestina.
Dopo lo scoppio della nuova guerra in Terra Santa, gli studenti americani hanno iniziato a protestare per chiedere la fine dell’intervento militare israeliano a Gaza, chiedendo al tempo stesso alle università di recidere rapporti e investimenti con quelle aziende che hanno legami con Israele.
Manifestazioni del genere sono andate in scena anche in Italia - soprattutto a Roma, Milano e Torino -, ma la situazione nelle università degli Stati Uniti sembrerebbe essere ormai fuori controllo, con le autorità che adesso hanno deciso di utilizzare la forza contro gli studenti: non solo arresti, ma anche utilizzo di proiettili di gomma e al peperoncino.
Di recente il Congresso ha sbloccato un sostanzioso pacchetto di aiuti militari destinati non solo all’Ucraina e a Taiwan, ma anche a Israele da sempre alleato di ferro degli Usa. Un sostegno che non sembrerebbe essere gradito agli studenti universitari, schierati invece al fianco della causa della Palestina.
Negli Stati Uniti a novembre si voterà per le elezioni presidenziali, con le tematiche legate alla politica estera che potrebbero incidere sull’esito finale della sfida tra Joe Biden e Donald Trump.
Proteste pro Palestina: cosa succede negli Usa
I media nostrani non stanno mostrando grande interesse per le proteste a favore della Palestina che, ormai da settimane, stanno andando in scena in decine di università negli Stati Uniti. Le ultime notizie che arrivano a riguardo dagli Usa assomigliano a un bollettino di guerra.
A New York la polizia ha sgomberato con la forza gli accampamenti degli studenti arrestando circa 300 persone, mentre a Los Angeles dei sostenitori di Israele hanno assaltato - armati di mazze e gas lacrimogeni - i manifestanti pro Palestina: il bilancio è di una decina di feriti.
Solo nelle ultime ore manifestazioni e arresti si segnalano anche in Texas, Wisconsin, Florida e nel New Hampshire, mentre la Cnn ha riportato che le forze di polizia hanno sparato proiettili di gomma e al peperoncino contro manifestanti alla University of Arizona.
In totale sarebbero 41 i campus americani dove sarebbero in corso le proteste degli studenti, con circa mille manifestanti pro Palestina arrestati negli ultimi giorni come negli Usa non accadeva dai tempi delle proteste contro la guerra in Vietnam.
Gli arresti e gli sgomberi non sembrerebbero aver scoraggiato gli studenti che, puntualmente, dopo essere stati allontanati sono tornati a occupare aule e biblioteche, con le lezioni che sono state sospese in diverse università.
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