Il CEO di Intesa SanPaolo Carlo Messina commenta i conti pubblicati nella giornata di oggi. La frase su joint venture Mooney con Enel e il commento su Meloni.
Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa SanPaolo, ha commentato oggi i conti del gruppo bancario che gestisce.
Gruppo bancario che, dall’alto della posizione N° 1 che vanta nella classifica delle banche più grandi in Italia, può permettersi il lusso di non dover neanche pensare all’eventuale necessità di lanciare operazioni di M&A,(che comunque non potrebbero essere in ogni caso lanciate in Italia per motivi legati all’Antitrust).
Nel corso di una conference call indetta per commentare i conti diffusi nella giornata di oggi, che hanno dato il via alla stagione delle trimestrali delle banche italiane, Carlo Messina si è messo in evidenza anche con una frase con cui ha commentato il modo in cui gli investitori percepiscono il governo Meloni e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Utili Intesa, Messina brinda a numeri record e promette sorprese
Intesa SanPaolo oggi è stata la prima delle cinque banche italiane più importanti ad alzare il velo sui conti del quarto trimestre del 2024 e dell’intero anno 2024, sfornando numeri importanti, che hanno consentito all’istituto di migliorare la guidance sul 2025.
I risultati sono stati, di fatto record, sebbene i numeri del quarto trimestre del 2024, quello che ha accusato maggioramente l’impatto di tutti i precedenti tagli dei tassi varati dalla BCE, non siano stati particolarmente brillanti:
Così il CEO Carlo Messina:
“Abbiamo più che conseguito i nostri obiettivi, mentre entriamo nell’ultimo anno di piano: abbiamo conseguito il miglior risultato netto di sempre, una performance eccellente ”, ha detto, riferendosi a quell’utile netto di 8,666 miliardi di euro incassato nell’intero 2024 e, in generale, alla “solida redditività” e alla “robusta capitalizzazione” della banca.
In evidenza il “risultato migliore di sempre” anche per il business assicurativo. In un momento che vede Piazza Affari travolta da diversi dossier caldi, Intesa SanPaolo può permettersi di rimanere semplice spettatrice di quelle partite del risiko bancario che si stanno traducendo in un vero e proprio caos di Borsa.
M&A, Messina commenta partite risiko a Piazza Affari: hanno creato confusione
Il riferimento è ovviamente alla tripla scommessa lanciata da UniCredit su Commerzbank, Banco BPM e su Generali Assicurazioni (in quest’ultimo caso l’operazione non ha una valenza strategica, ma nessuno è pronto a scommetterci) e a quell’altro caso esploso una decina di giorni fa, ovvero all’OPS su Mediobanca lanciata da MPS-Banca Monte dei Paschi di Siena.
Non va dimenticata neanche l’OPA che lo stesso Banco ha lanciato sulla controllata Anima Holding. Tutte operazioni che, secondo Messina, hanno creato “confusione”:
“Non abbiamo alcuna intenzione di partecipare a fusioni e acquisizioni nel mercato italiano, siamo lontani da questa confusione”, ha sentenziato Carlo Messina, citando lui stesso i motivi legati al fronte Antitrust, ma anche il desiderio della banca di tenersi fuori da alcune dinamiche. “Non faremo alcuna fusione e acquisizione in Italia ma neanche all’estero”, ha ribadito l’AD. E a proposito di eventuali dossier caldi che potrebbero aprirsi a Piazza Affari, l’AD ha escluso anche la possibilità di rilevare la quota di Enel in Mooney.
Nel rispondere a una domanda sul futuro della joint venture che ha come soci entrambi al 50% Intesa ed Enel, la risposta del banchiere è stata netta: “Nessuna intenzione di acquisire la quota di Enel in Mooney”
Le ambizioni di Intesa SanPaolo sono altre, come quell’utile netto “ben superiore ai 9 miliardi di euro” che la banca italiana vuole centrare nel 2025. Non c’è interesse neanche a puntare su eventuali quote di minoranza, che “sicuramente non portano a una creazione di valore”.
Ovvio che “se si vuole fare una plusvalenza sulle quote di minoranza va bene”, ma non è questo, ha precisato Messina, “il caso di Intesa Sanpaolo”, che è pronta piuttosto a sorprendere la comunità degli investitori continuando a crescere. Il CEO ha sottolineato che la banca continuerà di fatto a segnare “una crescita significativa nel 2025 che sorprenderà gli investitori ”.
Intesa SanPaolo, Messina: Giorgia Meloni ha prestigio unico tra investitori internazionali
Per quanto riguarda il caso specifico dell’OPS che MPS ha lanciato su Mediobanca, Messina si è detto praticamente d’accordo con quanto proferito dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ovvero che si tratta di “una operazione di mercato”.
Sul fatto che il MEF sia ancora titolare di una partecipazione superiore all’11% del capitale del Monte, nessun problema: “Se realizza un’operazione di mercato ci può stare e devono essere gli investitori a valutare la bontà del progetto. Deve vincere il migliore, fa parte delle leggi del mercato”.
Certo, meglio a suo avviso che lo Stato esca il più presto possibile dall’azionariato del Monte. Su Meloni, il giudizio del banchiere è stato più che positivo: “L’Italia ha un’occasione unica di assumere leadership nel contesto europeo, con questo governo abbiamo una leadership molto apprezzata dagli investitori internazionali. Ne sono testimone: Giorgia Meloni ha un prestigio unico tra gli investitori internazionali ”.
Tornando ai numeri di Intesa SanPaolo, occhio al trend delle azioni quotate sul Ftse Mib di Piazza Affari che, poco prima della trimestrale diffusa a metà giornata, viaggiavano in territorio negativo e che, sulla scia delle promesse di più utili ma anche di una forte distribuzione di dividendi agli azionisti emerse con la pubblicazione dei conti, si sono confermate alla fine della sessione tra le migliori dell’indice benchmark della borsa di Milano.
Il titolo ha terminato la giornata di contrattazioni in ralzo dell’1,93%, salendo a quota 4,252 euro. (guarda il calendario degli utili a Piazza Affari delle banche e di tutti i campioni di Borsa)
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