Turismo di prossimità, partenze non programmate e budget al 40% del reddito mensile per fare vacanze green. Così per l’80% degli italiani, secondo un report europeo di N26
Il turismo si sta riprendendo dopo la pandemia, e lo stress che caratterizza il comparto dei voli aerei lo conferma, ma deve fare i conti anche con le crisi globali del conflitto e dei mercati inflazionistici, e ora anche con la crisi politica interna, che ci porterà alle urne il 25 settembre.
Secondo una recente indagine europea della banca mobile N26, condotta su un campione di clienti pari a oltre 80.000 individui in Austria, oltre 400.000 in Francia, oltre 600.000 in Germania, oltre 270.000 in Italia e oltre 150.000 in Spagna, nel periodo tra gennaio 2021 e maggio 2022, l’estate 2022 sarà caratterizzata dalla cautela nella spesa.
I trend emersi dall’analisi dei dati dicono infatti che la preoccupazione di fronte vecchie e nuove minacce non si riduce.
Solamente il 18% degli italiani si dichiara a posto con le proprie finanze, mentre il restante 82% è fatto da un 43% sempre preoccupato, dal 17% spesso e dal 22% occasionalmente preoccupato.
A dichiararsi costantemente preoccupati della propria situazione finanziaria sono la generazione Z e i millennial (ben il 72% dei partecipanti dai 18 ai 29 anni).
Ma anche i cosiddetti boomer non se la cavano meglio: il 60% dei rispondenti tra i 50 e i 59 anni dice di essere nella stessa situazione.
Budget limitato e periodi brevi
Ecco spiegato perché due terzi degli intervistati in Italia, spenderà per le proprie vacanze al massimo fino al 40% del reddito mensile, e di questi la metà starà anche sotto il 20%.
Almeno la buona notizia è che il PIL generato da queste vacanze rimarrà nel Paese: oltre la metà dei rispondenti (56%) ha dichiarato che rimarrà in vacanza in Italia e solamente il 27% andrà l’Europa.
Saranno vacanze più brevi (solamente il 4% farà le canoniche tre settimane) e che si programmano molto meno rispetto al passato: il 37% non ha prenotato, non lo farà e fra fine luglio e agosto partirà all’avventura (e il 20% non sa ancora se partirà).
Rispetto allo scorso anno gli italiani per spostarsi sono tornati a prediligere aerei e treni.
I dati di N26 relativi alle prenotazioni su voli e treni nel 2022 confermano il trend, con un picco in termini di importo medio speso per transazione e numero di transazioni presso le compagnie aeree a maggio 2022, che registrano rispettivamente +24% e +7% rispetto a inizio anno.
In questo mese infatti gli italiani hanno speso in media 256,65 euro per transazione con le compagnie aeree, media che sale quando ad acquistare sono gli over 60.
Il trend positivo negli acquisti si conferma anche per i treni, con l’aumento dell’importo medio per transazione presso i commercianti di ferrovie e autobus, cresciuto del 35% a maggio 2022 rispetto a inizio anno.
Vacanza sostenibile per quattro italiani su cinque
Ristrettezze finanziarie, cambi di attitudine e tempistiche ridotte, non mutano per il trend della vacanza sostenibile, che si conferma la costante di questo periodo storico: per l’81% deve essere a impatto zero.
Interrogati su quanto sarebbero disposti a spendere in più per una vacanza a impatto zero, il 50% si dichiara disposto a farlo fino al 10%.
Cresce l’incidenza della quota femminile (82%) e della Generazione Z (tra i 18 e i 24 anni) con il 64%.
Ma la disponibilità a investire in una vacanza green oltre il 10% in più vede in prima linea la Generazione X, tra i 40 e i 49 anni, con il 54% dei rispondenti.
Probabilmente per via di una maggiore disponibilità economica, ma c’è anche il dato che testimonia che il tema ambientale sta assumendo verticalità, coinvolgendo tutte le generazioni.
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