Dal cuore ai muscoli, passando per lo spirito: ecco tutti i benefici delle passeggiate in mezzo alla natura: Ce ne parla Laura Avalle
Non solo mare. Sono sempre di più gli italiani che scelgono la montagna per passare le vacanze estive. E il motivo è semplice: lontano dalle spiagge affollate, è più facile ricaricare le batterie, anche grazie all’aria genuina e al contatto con la natura.
Camminare nei boschi o sui sentieri di montagna, in particolare, è un vero toccasana per il fisico e la mente.
A confermarlo è Laura Avalle, giornalista e scrittrice, che ha pubblicato il libro Il manuale della corsa e della camminata in montagna, edito da Tecniche Nuove e scritto a sei mani con i gemelli Bernard e Martin Dematteis, fondisti di corsa in montagna.
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A lei abbiamo chiesto quali sono i benefici di questi sport.
Laura, da dove è nata l’idea di scrivere questo libro?
«Sono stati mio marito e il team Sportification a farmi conoscere i mitici gemelli Bernard e Martin Dematteis. Dall’incontro all’idea del libro è stato un attimo».
Una collaborazione ben riuscita.
«Una bellissima esperienza. Bernard e Martin sono due ragazzi eccezionali, non solo perché sono i campioni europei di corsa in montagna, ma perché sono persone autentiche, di sani principi. Sono campioni che hanno mantenuto salde le radici nella loro terra e nei valori che questa valle, la Valle Varaita, ha loro insegnato.
Ecco perché questo libro non è solo un manuale tecnico per chi desidera approcciarsi al mondo della corsa in montagna, ma un “forziere” che raccoglie aneddoti e consigli di chi la montagna non solo la scala, ma la vive».
Molti, per le vacanze estive, al mare preferiscono la montagna. Quali sono, in linea generale, i benefici delle camminate su per i boschi e i sentieri?
«I benefici della corsa e della camminata in montagna sono davvero tanti. Ad esempio:
- migliorano la funzione cardiaca, la densità ossea e la funzione immunitaria;
- prevengono l’obesità e aiutano a mantenere il peso sotto controllo;
- migliorano l’assorbimento di ossigeno e il profilo lipidico;
- aumentano la sensibilità all’insulina e l’attività fibrinolitica (meccanismo fisiologico che concorre al mantenimento della normale fluidità del sangue all’interno dei vasi);
- abbassano la pressione del sangue e riducono l’aggregazione piastrinica (cioè la tendenza delle piastrine a unirsi tra loro per formare coaguli nelle arterie).
In più allenarsi in montagna migliora la prestazione atletica (sia come durata sia come capacità di tempo di eseguirla), agendo sui meccanismi di trasporto dell’ossigeno. Non è un caso che tutti i ritiri delle squadre sportive avvengano in altura.
E la spiegazione è semplice: in quota la pressione parziale di ossigeno diminuisce gradualmente più si sale e questo decremento è in grado di generare una risposta fisiologica chiamata eritropoiesi.
In altre parole, il meccanismo che si innesca è quello della produzione di nuovi globuli rossi, le cellule che trasportano l’ossigeno nel nostro corpo: più ossigeno alle fibre muscolari uguale maggiore resa a livello motorio e minore stanchezza».
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Oltre che per il fisico, le camminate in montagna sono un toccasana anche per la mente, giusto?
«Assolutamente sì, sono un antidepressivo naturale. Stimolano infatti il buonumore, liberando dalle tensioni e dallo stress e favorendo la creatività e il “problem solving”.
Questo perché le camminate all’aria aperta ci connettono con il nostro io interiore, aiutandoci ad entrare in contatto con la natura e con un ambiente più sano e meno inquinato. Per questo sono anche un ottimo rimedio per disintossicarci dai social e dal cellulare.
Come se non bastasse sono entrambe attività economiche (in fondo bastano un buon paio di scarpe) e sono degli elisir di bellezza: favorendo il microcircolo combattono la cellulite e rassodano tutto il corpo».
Ci sono controindicazioni o consigli da seguire prima di mettersi in marcia?
«La corsa è indicata solo per quelle persone che godono di sana e robusta costituzione. Per questo, prima di iniziare a correre, è molto importante richiedere un consulto medico per accertarsi di non avere malattie cardiovascolari importanti, problemi articolari o discopatie alle vertebre lombari».
Questo libro tra l’altro dà consigli a 360 gradi: anche su che cosa mangiare, gli esercizi da fare, come vestirsi, come allenarci al meglio per correre (e camminare) in altitudine in tutta sicurezza.
«Esattamente. È un libro per metà manuale e per metà il racconto emozionato di chi ha imparato a conoscere le montagne e ad amarle fin da bambino».
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