Le compagnie europee hanno annunciato diversi scioperi per questo mese, compromettendo le vacanze natalizie e molti voli rischiano di essere cancellati.
Anche quest’anno sono molti gli italiani che desiderano passare le vacanze di Natale all’estero, ma purtroppo con l’allarme scioperi del settore aereo molti voli rischiano di essere cancellati. I sindacati hanno infatti annunciato le proteste che colpiranno molte città europee, tra le quali figurano proprio le mete più ambite come Londra e Parigi. Ecco quali sono i voli più a rischio, a causa delle proteste contro i salari inadeguati al costo della vita.
Regno Unito
Il Regno Unito sarà colpito senza ombra di dubbio dallo sciopero più pesante, al quale hanno annunciato l’adesione i dipendenti dei più grandi aeroporti britannici, tra cui l’Heathrow di Londra, il più trafficato dell’intero paese. La protesta inglese è stata indetta dal sindacato Public and commercial services, il cui segretario generale Mark Serwotka ha annunciato l’adesione di circa 3.000 dipendenti.
L’azione nasce da una disputa sulle retribuzioni considerate inadeguate e si terrà per più di una settimana, nel dettaglio dal 23 al 31 dicembre con una sola pausa il 27, mettendo gravemente a rischio proprio le giornate di festa in vari aeroporti:
- Heathrow.
- Gatwick.
- Birmingham.
- Cardiff.
- Glasgow.
- Manchester.
- Newhaven.
La protesta è già stata confermata dal governo e riguarda principalmente i dipendenti del ministro dell’Interno inglese impiegati nelle cabine per il controllo dei passaporti. In particolare, la decisione del Pcs è giunta in seguito alla votazione positiva di oltre 100.000 membri suddivisi in 214 dipartimenti, oltre ad altri enti pubblici. La richiesta prevede l’aumento del 10% dei salari e delle pensioni, oltre a un’incrementata sicurezza sul lavoro e lo stop ai tagli sul personale.
Vista l’occupazione dei dipendenti aderenti allo sciopero, le conseguenze si rifletteranno prevalentemente sull’allungamento dei tempi necessari per i controlli alla frontiera, pertanto le compagnie saranno costretta a ritardare o perfino cancellare alcuni voli. La previsione è che verrà eliminato circa il 30% dei voli complessivi in arrivo nel Regno Unito durante il periodo natalizio.
Francia
Numerosi sindacati del settore francese dei trasporti hanno proclamato diversi avvisi di sciopero, che tuttavia sono ancora in attesa della conferma ufficiale. Tra questi, lo sciopero con maggior impatto sui voli delle festività natalizie è quello annunciato dai lavoratori di Airfrance. Anche in questo caso il principale problema lamentato dai dipendenti riguarda gli stipendi carenti:
- La scadenza del contratto collettivo nazionale che regola le condizioni di carriera.
- La copertura previdenziale del personale di cabina.
- La retribuzione del personale di cabina.
L’avviso di sciopero congiunto presentato dai sindacati, comunque, fissa la durata dal 22 dicembre 2022 al 2 gennaio 2023, minando anche in questo caso l’efficienza dei voli natalizi.
Belgio
Per quanto riguarda il Belgio, invece, si assisterà alla forma di protesta più ridotta, con conseguenze pressoché nulle sui viaggi natalizi. Lo sciopero belga è è già stato avviato dai dipendenti di Brusels Airlines nella giornata del 16 dicembre e per il momento non si sa se la protesta si ripeterà durante le festività. Allo stesso tempo, l’aeroporto di Zaventem, che rappresenta lo scalo principale del paese, ha già indetto lo sciopero dello zelo per il 23 dicembre. Questo significa che i dipendenti continueranno le proprie mansioni lavorative, semplicemente a ritmi ridotti e meno serrati.
Spagna
In Spagna la situazione degli scioperi è molto simile a quella inglese, in quanto la maggior parte delle proteste proviene dai lavoratori di terra. In particolare, i dipendenti di Aena (la società che gestisce gli aeroporti spagnoli) ha annunciato attraverso il sindacato lo sciopero nelle seguenti giornate:
- 22 dicembre 2022.
- 23 dicembre 2022.
- 30 dicembre 2022.
- 31 dicembre 2022.
- 6 gennaio 2023.
- 8 gennaio 2023.
Un ulteriore avviso di sciopero riguardante le festività, anche se non sono ancora state comunicate le date precise, è stato proclamato dalla compagnia basca Air nostrum, alla quale potrebbero unirsi anche le basi spagnole di Vueling e Ryanair.
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