Con l’aumento dei contagi causato dalla sottovariante Omicron 5, il governo pensa al nuovo piano vaccinale: ecco chi riceverà il richiamo anti-Covid in autunno, dove e con quale preparato.
Con l’arrivo di Omicron 5, anche in Italia sono nettamente aumentati i contagi da Covid-19 nelle ultime settimane. Con l’incremento dei nuovi casi, il governo inizia a prepararsi per l’autunno e lo fa pensando alla campagna vaccinale che rientrerà nel vivo tra settembre e ottobre.
Il piano del governo sulla quarta dose (che per qualcuno in realtà sarà la quinta) arriverà a luglio. L’idea è che la nuova somministrazione riguardi gli over 50, con la speranza di poter somministrare i vaccini bivalenti, efficaci sia contro il virus originario che contro Omicron.
In attesa delle decisioni sul vaccino, comunque, gli ultimi dati della Fondazione Gimbe fanno segnare un importante aumento dei contagi in Italia: +58,9% nell’ultima settimana. Salgono anche i ricoveri (+14,4%) e le terapie intensive (+12,6%). In 16 province l’incidenza dei contagi è superiore ai 500 casi ogni 100mila abitanti. La buona notizia, però, è che i decessi non sono aumentati, anzi sono in calo.
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Il piano del governo: chi verrà vaccinato da settembre
La prima decisione che aspetta il governo è quella riguardante la fascia di popolazione da vaccinare. Oggi la quarta dose riguarda solamente anziani e fragili, ma dall’autunno probabilmente non basterà più. Allo stesso tempo, comunque, sembra che il governo non voglia puntare su una nuova vaccinazione per tutti, ritenendo inutile un’altra somministrazione ai più giovani.
L’idea dell’esecutivo è quella di partire subito con una nuova dose booster - per qualcuno sarà la quarta, per altri la quinta - per tutti gli over 50: parliamo di 27,7 milioni di persone, come spiega la Repubblica. Di queste il 92,8% ha ricevuto almeno due dosi, mentre ha ricevuto anche la terza l’83,4% di loro. La nuova dose in autunno verrà probabilmente somministrata anche agli under 50 fragili.
Quale vaccino verrà somministrato in autunno
Per il momento l’Ue ha chiesto di interrompere le consegne previste a luglio e agosto alle case farmaceutiche: le dosi nei magazzini sono sufficienti. Quelle dosi potrebbero essere sostituite dai nuovi vaccini, quelli bivalenti. La speranza dell’Ue è che già a settembre siano disponibili quelli aggiornati e predisposti sia contro il virus originario che contro Omicron.
Si tratterebbe di vaccini pensati contro Omicron 1, mentre da novembre potrebbero arrivare quelli basati su Omicron 5. In ogni caso, concordano tutti gli esperti, i vaccini contro Omicron 1 saranno efficaci anche contro tutte le altre sottovarianti.
Vaccino, dove avverranno le somministrazioni
Ora che non esiste più la struttura commissariale guidata da Figliuolo, la campagna vaccinale in autunno potrebbe andare diversamente rispetto al passato. Molte Regioni hanno dismesso gran parte degli hub, anche se è probabile che a ottobre qualcuno riapra. Ma sembra certo che per la nuova campagna si punterà molto sui medici di famiglia.
Il richiamo annuale del vaccino
C’è poi un’altra novità: linguistica e sostanziale. A settembre non si parlerà di quarta o quinta dose né di booster, ma semplicemente di richiamo. Perché? L’idea è che il richiamo diventi annuale, soprattutto per chi è più a rischio, proprio come avviene per l’influenza. Quello di settembre potrebbe essere il primo richiamo annuale e non più dopo pochi mesi, come avvenuto finora.
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