Vaccino per il Covid obbligatorio: è incostituzionale?

Antonio Cosenza

01/04/2021

Il Governo ha deciso di rendere il vaccino per il Covid obbligatorio per il personale sanitario: vediamo cosa dice la Costituzione a riguardo.

Vaccino per il Covid obbligatorio: è incostituzionale?

Primi passo verso l’obbligo vaccinale: il Governo Draghi, infatti, ha approvato il nuovo Decreto Covid con il quale viene imposta la somministrazione del vaccino per il Covid per gli operatori sanitari, farmacisti compresi.

Come spiegato dal Presidente del Consiglio durante la conferenza stampa della scorsa settimana, anche se si tratta di una “piccolissima percentuale” è impensabile che ci siano degli operatori sanitari non ancora vaccinati. Essere in prima linea nella lotta alla pandemia richiede una protezione dal virus che solo il vaccino può dare.

Per questo motivo viene stabilito che in caso di accertata mancata vaccinazione, per gli operatori sanitari si prevede la sospensione dall’esercizio della professione fino all’assolvimento del suddetto obbligo, e comunque non oltre il 31 dicembre 2021.

Una decisione che dimostra la volontà del Governo Draghi nel fare di tutto affinché l’Italia possa raggiungere al più presto l’immunità di gregge.

L’obiettivo è di arrivare all’80% dei vaccinati a settembre, un traguardo ambizioso e non solo perché ciò dipenderà dal ritmo delle somministrazioni: ad oggi, infatti, il tasso di rifiuto alla vaccinazione non è elevato, ma immaginiamo che una volta che saranno chiamati i più giovani questo potrebbe salire. Cosa farà il Governo in quel caso? Estenderà l’obbligo della vaccinazione anche ad altre categorie? È una possibilità, ma c’è chi si chiede se una tale decisione sarebbe in linea con i principi della Costituzione.

Covid: obbligo vaccinale e Costituzione

Sono diverse le libertà che in questi mesi sono state “sacrificate” in nome del diritto alla salute, a partire da quella di spostamento. Ci si chiede, quindi, se il Governo possà fare altrettanto con il diritto di scegliere se vaccinarsi o meno.

Va detto che il Governo Draghi ha un valido “alleato” a riguardo: fu proprio il nuovo Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, a firmare la sentenza della Corte Costituzionale n°5/2018, quella con cui venne sostenuta la legittimità dell’obbligo vaccinale imposto per l’iscrizione a scuola.

Già allora, quindi, la Corte Costituzionale ha fatto chiarezza sulla legittimità costituzionale dell’obbligo di vaccinazione. In particolare, rendere la vaccinazione obbligatoria potrebbe violare quanto stabilito dall’articolo 32 della Costituzione che recita:

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Non è però così secondo la Corte Costituzionale, la quale per sostenere la legittimità dell’obbligo vaccini per l’iscrizione a scuola (introdotto nel 2017 dall’allora Ministro della Salute Beatrice Lorenzin) ha fatto riferimento a quanto già venne deciso dalla Consulta in una precedente sentenza, la n°258/1994, con la quale i giudici hanno affermato che “la legge impositiva di un trattamento sanitario non è incompatibile” con il suddetto articolo qualora:

  • il trattamento sia diretto non solo a migliorare o a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri;
  • previsione che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato, salvo che per quelle sole conseguenze, che, per la loro temporaneità e scarsa entità, appaiano normali di ogni intervento sanitario e, pertanto, tollerabili;
  • se nell’ipotesi di danno ulteriore alla salute del soggetto sottoposto al trattamento obbligatorio - ivi compresa la malattia contratta per contagio causato da vaccinazione profilattica - sia prevista comunque la corresponsione di una equa indennità in favore del danneggiato (cfr. sentenza 307 cit. e v. ora legge n. 210/1992)".

Ma attenzione; perché è vero che ci sono delle analogie con quella sentenza ma allo stesso tempo ci sono anche delle differenze sostanziali. Ad esempio, il fatto che i vaccini per il Covid non siano efficaci al 100% potrebbe non giustificare l’obbligo del trattamento, in quanto non è detto che la condizione al punto uno venga soddisfatta.

Per non parlare poi delle controindicazioni del vaccino, sulle quali oggi gli esperti appaiono ancora divisi (basti pensare al “rischio trombosi” del vaccino ex Astrazeneca).

Valutazioni che il Ministro della Giustizia ha sicuramente fatto, memore della sua precedente esperienza alla Corte Costituzionale (di cui è anche stata Presidente tra il 2019 e il 2020), tanto da prevedere un vero e proprio obbligo per il personale sanitario. E chissà se questa formula in futuro non possa essere utilizzata anche per altre categorie qualora il tasso di rifiuto impedisca di arrivare alla immunizzazione.

Vaccino Covid obbligatorio: cosa ha detto l’Europa

Prima di concludere è importante porre l’attenzione su cosa ha stabilito l’Unione Europea in merito alla possibilità che il vaccino Covid diventi obbligatorio. Il Consiglio d’Europa ne ha parlato nella risoluzione 2361/2021, con la quale viene vietato agli Stati membri di “rendere obbligatoria la somministrazione al vaccino”, come pure di utilizzarla “come discriminazione per lavoratori e per chiunque si rifiuti di vaccinarsi”.

Non è chiaro, quindi, in che modo l’Italia giustificherà la decisione presa nei confronti del personale sanitario; per il momento, comunque, il Governo ha fatto le sue valutazioni e ha deciso di intraprendere questa strada.

L’obbligo vaccinale sarebbe incostituzionale?

Ricapitolando: la questione è sicuramente delicata tant’è che esperti giuristi non concordano tra loro rispetto all’interpretazione dell’articolo 32 della Costituzione.

Dobbiamo però attenerci ai fatti: fino a prova contraria, infatti, non abbiamo motivo per credere che rendendo il vaccino per il Covid obbligatorio ci sia la violazione dei principi costituzionali. Infatti, anche se ci sono delle differenze rispetto alla decisione presa dalla Corte Costituzionale in merito all’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola, sono molte di più le analogie.

Fermo restando che la decisione di rendere il vaccino obbligatorio per il personale sanitario è stata presa dal Ministro della Giustizia, la stessa Marta Cartabia che nella sua precedente esperienza alla Corte Costituzionale ha spiegato che l’obbligo vaccinale non viola comunque l’articolo 32 della Costituzione nel caso in cui vada a “tutelare la salute di altre persone”.

Ovviamente, questo fino a prova contraria in quanto le fattispecie sono simili ma non uguali. Potrebbe succedere, infatti, che la questione di incostituzionalità della norma venga sollevata da qualche giudice nei prossimi mesi, chiedendo quindi l’intervento della Corte Costituzionale. Solo allora sapremo con certezza se quest’obbligo è in linea con i principi costituzionali oppure no.

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