Moderna ha annunciato i risultati degli studi sulla vaccinazione anti-Covid per i bambini dai 5 agli 11 anni: vediamo come funziona il vaccino sui più piccoli, il dosaggio e la protezione.
Non solo Pfizer. Presto anche il vaccino Moderna contro il Covid potrebbe essere autorizzato per i bambini dai 6 agli 11 anni. La stessa azienda statunitense ha annunciato il rilascio dei primi dati sullo studio di fase 2/3 parlando di risultati positivi. Presto questi dati verranno presentati a Fda ed Ema per l’autorizzazione del vaccino anti-Covid ai bambini negli Stati Uniti e in Europa.
Gli studi di Moderna hanno preso in considerazione bambini dai 6 agli 11 anni e il vaccino mostra quella che viene definita come una “robusta” risposta immunitaria. Inoltre l’azienda sottolinea un “profilo di sicurezza favorevole” e con effetti avversi di gravità lieve o moderata.
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Il dosaggio del vaccino Moderna per i bambini
Il trial del vaccino Moderna sui bambini è stato effettuato con due dosi da 50 microgrammi. Queste due dosi sono “generalmente ben tollerate”, secondo quanto comunica Moderna. Inoltre hanno mostrato “titoli di anticorpi neutralizzanti robusti”. La somministrazione della seconda dose avviene a distanza di 28 giorni, come già stabilito anche per gli adulti.
Lo studio di Moderna sul vaccino per 5-11 anni
Lo studio è stato effettuato su 4.753 partecipanti su questa fascia d’età. I risultati, se confrontati con i test effettuati sugli adulti, mostrano una forte risposta immunitaria a un mese dalla seconda dose.
I risultati di sicurezza e tollerabilità sono ritenuti coerenti con gli studi di fase 3 su adolescenti e adulti. Per gli studi sui bambini la popolazione è stata divisa in tre gruppi di età: da 6 a 11 anni, da 2 a 6 anni, da 6 mesi a 2 anni. Ora si procederà con gli studi sulle età inferiori ai 6 anni che sono attualmente già in corso.
Vaccino Moderna ai bambini, le reazioni avverse
Per quanto riguarda gli eventi avversi registrati a seguito della vaccinazione con Moderna dei più piccoli, si tratta di reazioni di gravità lieve o moderata. Tra i più comuni ci sono: affaticamento, cefalea, febbre e dolore al sito di iniezione.
Ema dà via libera a dose booster Moderna
Altra novità riguardante Moderna arriva dall’Europa e dal Comitato per i medicinali a uso umano dell’Ema. La dose booster di Moderna “può essere presa in considerazione nelle persone dai 18 anni in su”. Lo stesso via libera era precedentemente arrivato anche per il vaccino Pfizer.
Viene quindi autorizzata la somministrazione della terza dose di Moderna ad almeno sei mesi di distanza dalla seconda. Il richiamo effettuato da sei a otto mesi dopo il completamento del primo ciclo ha infatti mostrato un aumento dei livelli di anticorpi negli adulti. La dose di richiamo utilizzata è pari alla metà di quella usata durante il ciclo. Gli effetti avversi registrati sono simili a quelli già riscontrati con la seconda dose.
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