Primo caso di vaiolo delle scimmie in Italia: l’Iss istituisce una task force. Ecco come sta il «paziente zero»

Emiliana Costa

19 Maggio 2022 - 18:01

Identificato oggi il primo caso di vaiolo delle scimmie in Italia: l’Iss ha istituito subito una task force. Ecco come sta il «paziente zero».

Primo caso di vaiolo delle scimmie in Italia: l’Iss istituisce una task force. Ecco come sta il «paziente zero»

Identificato all’ospedale Spallanzani di Roma il primo caso in Italia di vaiolo delle scimmie. Si tratta di un paziente appena rientrato da un viaggio alle isole Canarie, che si è presentato con sintomi sospetti al pronto soccorso del Policlinico Umberto I.

L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha costituito immediatamente una task force composta da esperti del settore per monitorare la situazione. Si legge nel comunicato: «L’Iss ha costituito una task force composta da esperti del settore e ha contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse al fine di monitorare continuamente la situazione nazionale».

L’allarme internazionale era scattato dopo i primi casi sospetti in Europa e Nord America. Sono 23 i pazienti sotto osservazione analizzati a Madrid: lo riporta un comunicato dell’assessorato alla Salute regionale madrileno. E ora il primo caso accertato in Italia. Ma come sta l’uomo ricoverato allo Spallanzani? Entriamo nel dettaglio.

Vaiolo delle scimmie, primo caso in Italia

Individuato, oggi, il primo caso di vaiolo delle scimmie in Italia. È stato ricoverato allo Spallanzani di Roma un uomo appena rientrato da un viaggio alle Canarie. Ma come sta il «paziente zero»? In una nota, lo Spallanzani spiega che il «quadro clinico è risultato caratteristico e il monkeypox virus è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e dissequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. La persona è attualmente ricoverata in isolamento in discrete condizioni generali e sono in corso le indagini epidemiologiche e il tracciamento dei contatti».

Non è tutto. «Altri due casi sospetti» di vaiolo delle scimmie sono in corso di accertamento da parte degli esperti dello Spallanzani. Lo ha comunicato lo stesso ospedale sottolineando che «al momento i tre casi osservati e gli altri casi verificatesi negli altri paesi europei e in Nord America non presentano segni clinici di gravità».

In un’intervista all’Ansa, Teresa Palamara, direttrice del dipartimento Malattie Infettive dell’Iss, ha spiegato: «Il ministero della Salute sta monitorando attentamente i casi di vaiolo delle scimmie segnalati in Italia e che sarebbero al momento pochi e ha allertato le Regioni per un tracciamento degli eventuali casi. Anche l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha attivato una task force per seguire al meglio l’evoluzione della situazione. Al momento nel nostro paese non si registra una situazione di allarme e il quadro è sotto controllo».

In merito al primo caso di vaiolo delle scimmie in Italia, il ministro della Salute Roberto Speranza, a Berlino per la riunione del G7, ha commentato: «Teniamo alto il livello di attenzione grazie alla nostra rete di sorveglianza europea e nazionale. Proprio qui a Berlino al G7 ne ho parlato informalmente con la commissaria Stella Kyriakides e gli altri ministri. Verranno coinvolti Ecdc e Hera».

Come si trasmette il vaiolo delle scimmie, la nota dello Spallanzani

«La trasmissione - spiegano dall’ospedale Spallanzani - può avvenire attraverso le goccioline di saliva e il contatto con le lesioni o i liquidi biologici infetti».

Conclude Palamara dell’Iss: «Raccomandiamo prudenza nei contatti stretti o sessuali che presuppongano uno scambio di fluidi corporei, soprattutto se sono presenti lesioni cutanee o sintomi febbrili».

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