La variante sudafricana chiamata Omicron è sempre più vicina all’Italia. Rilevato un caso sospetto in Germania. Il ministro Speranza ha spiegato la strategia del governo.
La variante Omicron fa sempre più paura. Dopo il primo caso accertato ieri in Europa (di una giovane donna tornata in Belgio dall’Egitto positiva alla nuova variante), spuntano nuovi presunti contagi da Omicron nel vecchio continente. In Germania è stato trovato un primo possibile caso di contagio. A comunicarlo con un tweet, Kai Klose, ministro degli affari sociali nello stato occidentale dell’Assia: «La variante Omicron è già arrivata in Germania con grande probabilità».
Non solo. Paura anche in Olanda. Dei 600 passeggeri sbarcati ieri mattina ad Amsterdam da due voli Klm provenienti dal Sudafrica, 61 sono risultati positivi. Ancora da chiarire se si tratti della variante Omicron. Molti passeggeri non avrebbero indossato la mascherina a bordo. La variante, dunque, è sempre più vicina all’Italia. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha illustrato il piano del governo.
Variante Omicron vicina all’Italia, il piano del governo Draghi
In un’intervista al Corriere della Sera, il ministro della Salute Roberto Speranza ha espresso preoccupazione per l’arrivo di Omicron. «Questa variante - ha spiegato Speranza - va presa con grandissima attenzione. Ancora non c’è una valutazione finale, ma si tratta di un elemento nuovo e preoccupante». E alla domanda se Omicron arriverà in Italia, ha risposto così: «Lo dico con franchezza, può succedere che arrivi in altri paesi. Siamo partiti con un virus che da Wuhan è arrivato a Vo Euganeo e poi in ogni parte del mondo. È difficile pensare che una variante, se contagiosa, possa essere fermata e reclusa».
Ma qual è il piano del governo Draghi? Il ministro Speranza rassicura dicendo che la «strategia non cambia». Per difendersi dalla variante sudafricana bisogna «vaccinarsi, vaccinarsi, vaccinarsi . E indossare sempre la mascherina al chiuso e anche all’aperto quando c’è il rischio di assembramento».
Per quanto riguarda i vaccini, Speranza ripete che continuano a essere l’arma fondamentale contro il coronavirus. «Dobbiamo continuare a crederci - ha spiegato il ministro ai microfoni di Zapping su RadioUno - sono l’arma fondamentale. Senza vaccino avremmo numeri terrificanti e dobbiamo insistere, con ogni energia».
La variante Omicron e la terza dose di vaccino
A cosa serve la terza dose di un vaccino che potrebbe essere «bucato» dalla nuova variante Omicron? Il ministro Speranza afferma che «non si hanno ancora informazioni sufficienti». Ma ribadisce l’utilità del richiamo: «La terza dose è essenziale, protegge benissimo da tutte le varianti esistenti e va assolutamente fatta. Questa variante è ancora sotto investigazione. In ogni caso il vaccino è uno scudo. La variante può forse ridurne l’efficacia, ma non certo azzerarla».
Nel mondo ci sono appena un centinaio di sequenziamenti della nuova variante, insufficienti per avere maggiori informazioni. «Numeri minimi, gli scienziati sono molto cauti - spiega il ministro -. Hanno bisogno di tempo per capire e valutare. Intensificheremo il sequenziamento, cercheremo questa variante con maggiore insistenza ancora. Sembrerebbe la più insidiosa perché a differenza di tutte le altre avrebbe 32 mutazioni della proteina spike, la parte su cui lavorano i vaccini».
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